COVIELLO, TRA “PER” E “CONTRO”
Tacco&Spillo
Che Tommaso Coviello, in residenza a Lagopesole ed eletto coi voti della corrente di Pasquale Pepe, non fosse all’altezza di guidare il vivace gruppo leghista di stanza al consiglio regionale lo si era capito sin da quando aveva dato prova di svariati errori con cui ha saputo animare il comatoso dibattito politico, guadagnando, all’occasione, anche una certa notorietà folkloristica. L’ultimo in ordine d’arrivo e con toni decisamente tragici è offerto sulla “giornata contro l’eliminazione della violenza contro le donne” in una confusione, disarmante ed irresponsabile, tra “per” e “contro” che fa piazza pulita di anni di buona legislazione a favore delle donne maltrattate, sulle quali occorre avere sempre più capacità istituzionale di tutela, di protezione, di aiuto. Ora lasciamo stare l’errata vigilanza di Tommaso Coviello sul campo d’applicazione della grammatica e della semantica, su cui pure l’assessore Francesco Cupparo ha una sua particolare e riconosciuta distrazione vocazionale, ma l’abitudine politica di mescolare a proprio piacimento ed in libera convenienza il “per” ed il “contro” la dice lunga sulla questione di credibilità che la Lega ha in Basilicata. Ha scritto Massimo Gramellini: “la rovina non sta nell’errore, ma nella scusa con cui si nasconde”