Giacomo Gorini da Oxford scrive una lettera aperta alla sua università di Milano
Giacomo Gorini, l’immunologo italiano a Oxford: “Ho vissuto mesi in laboratorio. Sono certo della sicurezza del nostro vaccino”
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Il ricercatore GIACOMO GORINI di Oxford al San Raffaele:
“Perché non avete smentito chi diceva che il virus è morto?”
Giacomo Gorini, ricercatore italiano oggi al lavoro sul vaccino contro il Covid, scrive una lettera alla sua università di Milano:
Dopo gli studi, mi sono trasferito prima in USA alle porte di Washington DC, dove ho lavorato presso i National Institutes of Health (collaborando tra gli altri con il laboratorio del Dott. Fauci), poi ho conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università di Cambridge 2019, e da allora fino a oggi lavoro presso il Jenner Institute dell’Università di Oxford.
Del Jenner Institute in cui lavoro si parla molto perché stiamo mettendo a punto un nuovo vaccino contro COVID-19. Comunque, in questa sede, non è del vaccino che voglio parlare: durante i mesi estivi ho assistito – come tutti – a un susseguirsi di dichiarazioni errate o volontariamente fraintendibili sull’emergenza in corso da parte di vostri docenti.
Talvolta, i docenti richiedevano cieca fiducia della comunità scientifica italiana in onore di dati in preparazione che non sono, purtroppo, stati mai più presentati.
Smentiti poi dalla realtà, ho visto gli stessi docenti ritrattare appellandosi a fraintendimenti da parte del pubblico sul messaggio originale, scaricando così la responsabilità dell’errore sulla limitata comprensione dell’ascoltatore.
Sbigottito ho visto fare paragoni diretti tra decessi causati da malattie come l’infarto o il cancro e quelli causati da una malattia virale in fase pandemica.
Durante tutto questo, l’Università assisteva impassibile.
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A queste affermazioni errate, pericolose e mai corrette, si è poi aggiunta la narrazione che ha definito gli scienziati “topi di laboratorio”, anche se è proprio lo sforzo unificato degli scienziati di tutto il mondo che ci sta tirando fuori da questa brutta situazione.
Ho sempre pensato che una università, e in particolare una Università con una reputazione eccellente come l’Università San Raffaele debba essere votata alla ricerca e alla difesa di scienza e verità.
Il privilegio che ho avuto – anche grazie a quello che ho imparato molti anni fa nelle vostre aule – consistente nel potere lavorare nei migliori istituti del mondo porta con sé delle responsabilità. Questa responsabilità si traduce oggi nel mio dovermi esporre per esprimere pubblicamente il mio dispiacere davanti al degrado del modus operandi dell’ateneo, nonché nel denunciare l’erroneità di dichiarazioni che hanno, purtroppo, contribuito a portare grossissimi danni nel nostro amato Paese.
Nella fede che gli ideali che mi avete insegnato in tempi più facili saranno da voi presto difesi anche in questi momenti difficili.
Cordiali saluti. Giacomo Gorini, Oxford
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