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OMICIDIO DI MARIA SESTINA ARCURI, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: MIRELLA IEZZI URTÒ CONTRO LA BALAUSTRA DI FERRO DELLA SCALA ESTERNA

Nella prossima udienza del 17 dicembre verrano sentiti gli ultimi testimoni del PM

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE

OMICIDIO DI MARIA SESTINA ARCURI, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: MIRELLA IEZZI URTÒ CONTRO LA BALAUSTRA DI FERRO DELLA SCALA ESTERNA

Andrea Landolfi Cudia è in carcere e sta affrontando un processo per omicidio volontario.
La nonna del Landolfi, Mirella Iezzi, che è accusata di omissione di soccorso, falso in dichiarazioni al pubblico ministero e abbandono di persona incapace, si è costituita parte civile, in quanto, la notte della caduta di Mariasestina, l’imputato le procurò la frattura di 3 coste.

All’udiena di ieri, Roberta Landolfi, madre di Andrea Landolfi, ha deciso di non rispondere.

Come riportato da Tusciaweb: non sono state interrogate la mamma, le due zie e la nonna di Andrea Landolfi.
Come per il figlioletto e la ex moglie, le parti hanno deciso di comune accordo di rinunciare alle testimonianze.
La madre dell’imputato si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Il PM Pacifici ha definito le sommarie informazioni “di poco conto a fronte delle intercettazioni ambientali sui dubbi di Roberta Landolfi. I punti salienti sono toccati dalle intercettazioni ambientali in procura”

Abbiamo chiesto alla criminologa Ursula Franco che cosa pensi del contenuto di alcune intercettazioni riportate dal PM durate l’udienza di ieri.
La Franco è allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (una tecnica di analisi di telefonate di soccorso, interviste ed interrogatori) e si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari. 

La criminologa, ormai da molti mesi, sostiene che quella sera le cadute furono due, una prima caduta dalle scale interne dell’appartamento, che coinvolse Andrea e Mariasestina, e la caduta mortale della sola Mariasestina dalle scale esterne dell’appartamento.

Dottoressa Franco, secondo la procura di Viterbo, Mariasestina è vittima di un omicidio che si è consumato all’interno dell’appartamento della nonna del Landolfi, lei, invece, è arrivata a conclusioni diverse.

Sono arrivata a conclusioni diverse dalla procura soprattutto analizzando la telefonata di soccorso del Landolfi ma anche una sua intervista, le interviste rilasciate dalla nonna, stralci delle sue dichiarazioni al PM e di quelle dello zio del LandolfiI si inferisce che i fatti si svolsero in due tempi.
Quella sera ci fu una prima caduta dalle scale interne dell’appartamento, Andrea Landolfi ebbe la peggio e fu soccorso dalla nonna, Sestina si rialzò da sola.
Poco dopo, Andrea e Maria Sestina si spostarono all’esterno dell’appartamento e la Arcuri cadde dalle scale esterne.

Dopo la caduta, Mirella Iezzi tentò di soccorrere Mariasestina, in quell’occasione il Landolfi la colpì per allontanarla dalla fidanzata, la Iezzi perse l’equilibrio e, prima di cadere, urtò contro la ringhiera di ferro delle scale esterne producendosi la frattura di tre coste.
Non fu il colpo infertole dal Landolfi a fratturarle le cose, fu l’urto contro la ringhiera di ferro contro la quale finì dopo essersi sbilanciata in seguito alla spinta del nipote.

Ronciglione. Le scale esterne d’accesso alla casa della nonna materna di Andrea Landolfi Cudia
Dottoressa Franco, durante l’udienza di ieri, il PM Pacifici ha detto: “L’unica cosa che avrei voluto chiedere alla nonna, più per una mia curiosità, è perché abbia detto ‘Io credo di essermi rotta le costole quando sono caduta di spalle’“, che ne pensa?

È l’ennesima conferma alla mia ricostruzione.
Con “Io credo di essermi rotta le costole quando sono caduta di spalle” la Iezzi ci conferma che cadde di spalle dopo essersi sbilanciata in seguito alla spinta del nipote.
Dalla telefonata al 118 del Landolfi e dall’analisi di interviste ed interrogatori si evince che Mariasestina non si fece male cadendo dalle scale interne insieme ad Andrea ma in seguito ad una seconda caduta dalle scale esterne.

Le lesioni che ha riportato sono compatibili con l’impatto del suo corpo con il pianerottolo che si trova tra le due rampe di scale esterne con il corrimano in ferro.
Dopo la caduta, Mirella Iezzi tentò di soccorrere Mariasestina, in quell’occasione il Landolfi la colpì per allontanarla dalla fidanzata, la Iezzi perse l’equilibrio e, prima di cadere, urtò contro la ringhiera di ferro delle scale esterne producendosi la frattura di tre coste.

Ronciglione. Le scale esterne d’accesso alla casa della nonna materna di Andrea Landolfi Cudia 
Dottoressa, che cosa le fa pensare che abbia battuto contro la balaustra di ferro?

È stata Mirella Izzi a riferirlo al PM pacifici durante l’interrogatorio.
Ecco le parole della Iezzi: “Venerdì. Venerdì, che mio nipote non c’era. Io ero andata a fare una sp… la spesa, verso mezzogiorno, io sotto casa mia, a Ronciglione, c’è una scala di ferro, bene, sono caduta su una scala di ferro e ho battuto qui”.
Naturalmente la Iezzi non cadde verso “mezzogiorno del venerdì”, cadde la notte in cui Mariasestina si ferì sulle scale esterne dell’appartamento della Iezzi.

È peraltro noto a tutti che quella notte la Iezzi si recò prima al presidio medico di Ronciglione e poi si fece accompagnare in ospedale a Roma per una lastra toracica.

Ronciglione. Le scale esterne d’accesso alla casa della nonna materna di Andrea Landolfi Cudia
Dottoressa, da quale stralcio della telefonata del Landolfi al 118 si inferisce che Mariasestina cadde dalle scale esterne dell’appartamento?

“da là m’ha… l’ho portata a ca… su”, con “a ca… su” il Landolfi intende dire “a casa, su”, non “su” in camera. In un’intervista, la nonna del Landolfi ha riferito a Silvana Cortignani di Tusciaweb che, dopo aver aiutato Mariasestina a rialzarsi, lei e Andrea la misero “seduta su una poltroncina che sta lì” (in sala, non nella camera al piano di sopra) confermando ciò che aveva riferito Andrea all’operatore del 118, ovvero che, dopo la caduta, portò Mariasestina “a casa, su”, non “su in camera”, quindi la caduta non poteva che essere stata una caduta dalle scale esterne.

Dottoressa Franco, il PM Pacifici ha detto: “A proposito delle gocce di sangue davanti al caminetto, non striature ma gocce di sangue, Mirella Iezzi ha commentato ‘Certo, quando l’ha buttata giù’“, che significa?

Dopo la caduta il Landolfi riportò in casa Mariasestina, quelle gocce non stanno lì ad indicarci che la ragazza cadde dalle scale interne, ci rivelano soltanto che Mariasestina transitò in quel punto dopo essersi ferita in seguito alla caduta dalle scale (esterne).

Dottoressa Franco, nell’Ordinanza del tribunale del Riesame di Roma è riportato il contenuto di una telefonata tra Andrea Landolfi e un’amica. Il Landolfi le avrebbe detto: “Siamo prima rotolati” e “L’ho lanciata”. Ci sembra un’ulteriore conferma alla sua ricostruzione.

Lo è. Le parole dette non sono mai casuali. Si noti “Siamo prima rotolati”, la parola apparentemente superflua “prima” è lì ad indicarci che ci furono due eventi, due cadute, una “prima” caduta che coinvolse entrambi i ragazzi ed una seconda che coinvolse la sola Mariasestina. Infine, le parole “L’ho lanciata” si commentano da sole

La nonna di Andrea Landolfi, Mirella Iezzi, al termine dell’udienza, ha dichiarato: “Mio nipote è innocente. Ero pronta a testimoniare, per ribadire che Andrea è innocente”, dottoressa che voleva dire?

La nonna del Landolfi dice il vero riguardo all’innocenza, Andrea è ancora innocente de iure, non dice però “Andrea non ha ucciso Mariasestina, sto dicendo la verità”, un’affermazione che ci rivelerebbe che lo ritiene anche innocente de facto.

Nella prossima udienza del 17 dicembre verrano sentiti gli ultimi testimoni del PM.

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