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SCREENING DI MASSA A POTENZA E MATERA MA CI SONO GIÀ POLEMICHE DAGLI “ESCLUSI”

Guarente e Bennardi con il governatore Bardi starebbero definendo il percorso. L’ira degli altri amministratori lucani: «Una disparità di diritti»

I sindaci di Potenza e Matera, insieme al presidente della Regione Basilicata, stanno definendo un percorso condiviso per avviare nei prossimi giorni uno screening della popolazione dei due capoluoghi. Il presidente della Regione ha preso ad esempio quello che è stato fatto nello scorso fine settimana in Alto Adige per riproporlo nello stesso modo anche in Basilicata. Dopo l’appello del governatore Bardi al Commissario per l’emergenza Covid Arcuri rimasto al momento inascoltato di effettuare uno screening di massa nei due capoluoghi lucani, i sindaci Guarente e Bennardi con il sostegno della Regione Basilicata hanno cominciato a lavorare per rendere il progetto fattibile.

Lo ha annunciato il sindaco di Potenza Guarente che ha spiegato: «Stiamo lavorando all’organizzazione che, riguardando ampie fasce della popolazione, deve essere definita con precisione, così da andare a tracciare un quadro che risulti il più puntuale possibile rispetto alla presenza di persone positive al Covid-19 nelle nostre comunità. Si tratta di un impegno importante, che riteniamo possa aiutare a definire anche le strategie da porre in essere per contrastare la diffusione del contagio e individuare le scelte migliori per garantire la sicurezza di tutti». Nel giorno del nuovo record di casi positivi al coronavirus e con il rischio “zona rossa” all’orizzonte, la Basilicata (arancione dallo scorso 11 novembre) questa notizia per i potentini e i materani duramente colpiti dal virus sembra una manna dal cielo. La notizia, però, non ha entusiasmato proprio tutti.

Diversi i commenti negativi sopraggiunti dopo l’annuncio da parte di quei comuni che si sarebbero sentiti “esclusi” da un’attività che al momento risulterebbe importante per tutto il territorio. «È una scelta inappropriata ed inspiegabile che crea, di fatto, una disparità di diritto tra i cittadini di questa regione» Tuona la consilgiera di Melfi Bisogno (come riportiamo nell’articolo di sotto). Nonostante la proposta di Bardi di scegliere Potenza e Matera sia stata dettata dall’escalation di contagi riscontrati nelle due città e dall’alto numero di residenti rispetto agli altri centri lucani la richiesta di estendere a tutti lo stesso trattamento non si è fatta attendere. D’altronde per molti sia Potenza che Matera sarebbero già “privilegiate” dai tamponi drive in che la Marina Militare sta effettuando nei parcheggi tanto del San Carlo quanto del Madonna delle Grazie. Una centinai di test al giorno indirizzate a fasce ben mirate della popolazione, ossia quelle più ad alto rischio di contrarre il contagio perchè più esposte. Motivo che avrebbe indotto molti amministratori lucani a chiedere a Bardi di estendere lo screening di massa anche ad altri residenti lucani e non solo quelli dei due capoluogo.

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