CHIACCHIERE IN MALAFEDE
Tacco&Spillo
Con una citazione, manco a dirlo, da commedia napoletana, in cui il protagonista sentenzia che “i fatti mentono”, Vito Bardi se la prende con “chi animato dalla malafede” fatica a comprendere perfino dati certificati. Ora per stare al merito della sua provocazione va subito detto che la neutralità scientifica va maneggiata con particolare cura anche da chi in comode pantofole di governo vuole guidare una regione dalla terrazza di Posillipo. Svimez e Iss ci dicono che la Basilicata, a trazione centrodestra, è in testa nazionale per peggior Pil e peggior indice Rt. Ugualmente la Corte dei Conti rileva che a fine ottobre la Basilicata non aveva ancora un piano per il recupero delle liste d’attesa. Eppure il governatore Bardi, con le sue solite tautologie, si pavoneggia sull’efficacia del sistema di prevenzione, enfatizza le parole di Sileri di circostanza istituzionale al Crob, strombazza vittoria per il merito che l’ordinanza del Tar sulla chiusura della scuola non gli riconosce se non per rilevare “come la Regione Basilicata non abbia adempiuto a quanto disposto”. Il giochino delle tre carte serve ad alleggerire la coscienza, ma tramortisce anche la sincerità che pure la politica dovrebbe mantenere alta e fuori dalla mischia. Ha scritto Sartre:“Perché la malafede sia possibile, occorre che la sincerità sia essa stessa in malafede”.