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MATERA. DOPO IL GRAN RIFIUTO AI G7, LA CITTÀ CI RIPROVA CON I G20. MA SIAMO PRONTI QUESTA VOLTA?

Mancanza di infrastrutture, limitata capienza ricettiva, critica accessibilità ai Sassi: tutti  problemi ancora irrisolti. 

Non per rompere le uova nel paniere a tutti coloro che gioiscono per la recente scelta di Matera da parte della Farnesina per ospitare a fine giugno i Ministri degli Esteri in seno ai G20, occorre ricordare che già nel 2016 allorché si pianificava la riunione dei G7 si era proposta Matera come potenziale sede per i ministri dell’economia più potenti al mondo, ma l’allora sindaco De Ruggieri, declinò l’invito dicendo: Le motivazioni addotte, se non erano solo un pretesto, dovrebbero essere valide ancor oggi: mancanza di un aeroporto e di valide infrastrutture ferrate e stradali, scomoda logistica nei Sassi e la limitata capienza degli alberghi nessuno dei quali poteva ospitare interamente ciascuna della delegazioni.

Nel 2017, comunque, per non uscirne totalmente sconfitti, si organizzò una gita fuori porta dei ministri medesimi d’istanza a Bari e così mentre il trenino FAL li scarrozzava, la città dei Sassi sin dalle prime luci dell’alba fece le prove generali di un impressionante lockdown.

Certo allora non sapevamo che questo termine ci sarebbe diventato tristemente familiare, ma quel giorno la città fu davvero blindata, perfino i falchetti furono bloccati dal volo di super tecnologici droni dell’intelligence italiana per sventare attacchi terroristici. Negozi e scuole chiuse, mezzi pubblici fermi nei depositi. Massima allerta: schieramento impressionate di forze dell’ordine e tiratori scelti su ogni casa; e chi scrive fu impegnato al seguito di agenti CIA e MI6 armati fino ai denti e pronti a ogni eventuale attacco. Sembravano le avvincenti riprese di un film d’azione.

Non così piacevole fu invece l’escursione per il Ministro delle finanze tedesco Schauble le cui difficoltà nel muoversi sulla sedia a rotelle e la cronica mancanza di passaggi idonei per disabili nei Sassi furono davvero imbarazzanti per tutti. Ma facciamo ora due conti: se per 7 ministri che stettero a Matera solo poche ora arrivarono ben 150 delegati tra portaborse segretari particolari etc., quanto entourage arriverà per 20 ministri che pernotteranno per tre giorni? Saremo in grado di accoglierli tutti in sicurezza? Ma per ora diamo fiducia al nuovo Sindaco e alla nuova amministrazione, spiluccando le parole di Bennardi: Giusto per la cronaca la sfarzosa e costosa cena di gala del 2017 per i G7, imbandita sulla suggestiva terrazza di Palazzo Lanfranchi, si concluse con una torta dessert guarnita con due primizie tutte lucane: le deliziose fragole Candonga e i lamponi Adelita, ma il conto, poi chi lo ha pagato?

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