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OSPEDALI DA CAMPO, COMINCIANO A PRENDERE FORMA

Continuano i lavori a potenza nelle tende modulari donate dal Qatar. Ieri l’arrivo

Cominciano ad avere una forma diversa da quella iniziale che mostrava capannoni vuoti e senza uno scopo futuro. Anche se con estremo ritardo comincia ad arrivare tutto il materiale necessario per allestire gli ospedali modulari donati dal Qatar per questa emergenza sanitaria. A Potenza anche ieri enormi tir hanno transitato nel parcheggio nei pressi dell’Ospedale San Carlo per depositare i container contenenti i bagni che dovranno essere installati nei vari moduli. I lavori proseguono senza sosta per poter provare a concludere tutto entro il 7-8 dicembre, data indicata dal governatore lucano Bardi per la consegna ufficiale dell’ospedale da campo.

Al momento si sta proseguendo con il rinforzo delle strutture, con il montaggio del kit vento e neve (considerate le temperature del capoluogo) e con l’installazione dei bagni. Porte e finestre almeno in gran parte sono già state montate, poi si dovrebbe passare alla posa della pavimentazione come spiega il responsabile della Protezione Civile Loperte: «I lavori sono in fase avanzata. Con l’acquisto del materiale e delle attrezzature abbiamo superato quell’empasse iniziale. Stanno infatti lavorando più ditte contemporaneamente. Delle squadre che si occupano dei rinforzi strutturali, se ne occupa una ditta che viene da Mantova specializzata proprio in questo settore e per questo tipo di tendo strutture.

Accanto a questo c’è il montaggio scioglineve, perchè al fine di contenere gli oneri dell’adeguamento strutturale si è previsto un sistema che invece di sorreggere solamente il peso del manto nevoso lo scioglie anche, per evitare così un accumulo. I tir hanno anche scaricato i moduli prefabbricati con all’interno i bagni, che ricordo sono un dono del Qatar. Si tratta di due tipologie di strutture che serviranno per il personale e per i pazienti». «Conclusi questi lavori toccherà poi all’Azienda sanitaria San Carlo –continuaadoperarsi per l’installazione del pavimento galleggiante e dell’impianto elettrico. Dopo di che si proseguirà con l’impianto di riscaldamento e la messa in opera dei moduli interni che saranno disposti secondo il progetto del San Carlo, che per questa prima tendo struttura prevede 30 posti letto per pazienti paucisintomatici.

Mentre l’altra struttura verrà utilizzata per altre attività sanitarie, non verrà quindi utilizzata per degenze ma per tamponi screening e cosi via». «Una volta conclusi questi lavori passeremo anche a completare le strutture di Matera perché stiamo lavorando parallelamente nelle due città per concludere le opere per poi poter lasciare alle varie aziende sanitarie di procedere con la realizzazione delle parti di loro competenza» conclude Loperte.

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