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EIPLI, NUOVA SOCIETÀ: DI NUOVO TUTTO RINVIATO CON LA FINANZIARIA, IL GOVERNO PROCRASTINA

La soppressione infinita, questa volta la causa è il Covid-19: i contratti a tempo determinato prorogati fino al giugno 2021

Eipli, la soppressione è ancora un miraggio: la liquidazione continua. Nel disegno di Legge “Bilancio previsione dello Stato anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale triennio 20212023”, che Camera e Senato dovranno ratificare entro il 31 dicembre, tra i 228 articoli anche quello sull’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia. Dato «il particolare contesto aggravato dalle restrizioni imposte dalle misure di contenimento dell’emergenza Covid 19», recita testualmente l’articolo, per il Governo è opportuno «evitare all’Ente di procedere alla selezione di nuovo personale in sostituzione di quello con contratto in scadenza, prorogando i contratti a tempo determinato esistenti fino al 30 giugno 2021» al fine di consentire «il termine dell’iter di costituzione della nuova società».

A fine dicembre scade, però, il mandato annuale del Commissario Eipli, Antonella Guglielmetti, nominato l’anno scorso dal Ministro delle Politiche agricole e forestali, Teresa Bellanova di Italia Viva. Proprio Guglielmetti, nell’aprile del 2017, era stata inserita dal Governo guidato da Matteo Renzi, fondatore di Italia viva, nel Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA con scadenza dicembre 2019. A fine mandato, sarà più chiara la situazione inerente la forte esposizione debitoria dell’Eipli: circa 70 milioni di euro. Eipli gestisce otto dighe, quattro traverse idriche, le sorgenti del Tara e centinaia di chilometri di grandi reti di adduzione con una capacità potenziale di accumulo regolazione e vettoriamento pari a un miliardo di metri cubi d’acqua ogni anno. Fornisce all’ingrosso acqua non trattata per usi potabili a Acquedotto Pugliese spa, Acquedotto Lucano spa, Consorzio Jonio Cosentino in Calabria, per usi irrigui a nove Consorzi di bonifica nelle Regioni Basilicata, Campania e Puglia e per usi industriali all’ex Ilva-Arcelor Mittal Italia, Acquedotto Pugliese spa e altri utenti minori.

Dura da mesi, ancora non è terminata, la pratica per l’individuazione del Direttore generale. L’Ente, commissariato dal 1979, nel corso dell’anno 2011 con decreto Legge è stato soppresso e posto in liquidazione. Emergenza Covid-19 o non emergenza Covid-19, la costituzione della nuova società era e rimane ancora un miraggio.

 

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