IL COVID SI È PORTATO VIA UN ALTRO PEZZO DI POTENZA: SI È SPENTO DON VITO ORLANDO
Per decenni punto di riferimento del Don Bosco, era da qualche tempo al servizio della comunità di Cerignola: aveva 76 anni
Maledetto Covid: il Coronavirus ha purtroppo mietuto un’altra vittima. Non a Potenza, a Cerignola (da poco tempo). Ma è come se non avesse mai abbandonato i luoghi e le persone a lui cari, tanta era la benevolenza e la valenza della persona, ma anche del simbolo. Potenza, e in modo particolare il quartiere Verderuolo, piange la morte di Don Vito Orlando, spentosi a 76 anni, dopo 47 di sacerdozio e 59 di professione, per colpa del Coronavirus. Don Vito era benvoluto e amato: per anni, circa 20, è stato uno dei punti di riferimento del Don Bosco e delle attività dei salesiani della città. Di recente, Don Vito si era trasferito a Cerignola, anche lì ottenendo sin da subito affetto e amore dai suoi nuovi fedeli.
L’annuncio della sua scomparsa, è stata data con un annuncio dalla Ispettoria Salesiana Meridionale “Beato Michele Rua” che, con sconcerto, ha comunicato la scomparsa dell’amatissimo parroco «nella viglia della solennità dell’immacolata, con grande dolore e sconcerto nel cuore». Tra i primissimi a condividere la triste novella sui social, Luigi Scaglione, già consigliere regionale e attualmente presidente del Centro Studi Lucani nel mondo. Un post intriso di tristezza e sconforto, per una perdita che, per tantissimi, significa dire addio ad un consistente pezzo della propria memoria. «Una parte della nostra storia ha detto Scaglione sui social di giovani salesiani che va via.
Sociologo, docente, educatore, originario di Cancellara, con lui a volte avevamo discusso ed anche in maniera forte per il suo essere intransigente ed anche diverso nelle idee dell’impegno di molti di noi in politica e nel sociale, ma il suo relativismo è stato fondamentale per la crescita di molti di noi. Oggi il suo triste epilogo. Gli rendiamo onore e gloria» ha concluso Scaglione.
