POTENZA, DONNA INVESTITA DA UN TRENO: È VIVA
Miracolo di Natale alla Stazione Superiore: la 65enne ha riportato solo una ferita alla gamba e non sarebbe in pericolo di vita
Nulla più che un miracolo, a pochi giorni dal Natale. Una tragedia, di cui si sarebbero “macchiate” le pagine dei giornali oggi ma che, per l’intervento di un fato benevolo, si è tramutata in un grandissimo spavento ed una ferita non particolarmente preoccupante: una favola, nel vero senso della parola, si è concretizzata a Potenza, alla Stazione Superiore. Una signora di 65 anni, a causa di dinamiche non meglio precisate ma che, secondo le prime indiscrezioni, pare puntino all’incidente casuale e che saranno al centro dell’operato futuro delle Forze dell’Ordine, è stata sfiorata, al limite dell’investimento, da un treno in corsa. Un impatto così certo che, secondo quanto si è appreso, lo stesso macchinista del mezzo avrebbe tempestivamente contattato le Forze dell’Ordine asserendo d’aver investito una donna sui binari. La stessa pare stesse percorrendo la vicina galleria di Santa Maria a piedi, per motivi ancora da chiarire, anche se sembra che la stessa fosse semplicemente in loco per prendere una corsa ferroviaria. Giunti sul posto i sanitari del 118, assieme all’Esercito, Polizia e ai Vigili del Fuoco, è scattata subito la ricerca sui binari, del probabile corpo martoriato, a questo punto, dalla furia motrice del treno. Ma, tanta è stata la meraviglia e la gioia da parte dei membri della squadra di soccorso, dopo diversi minuti di ricerche che sino a quel momento s’erano rivelate infruttuose, quando la donna è apparsa innanzi i loro occhi, seduta su di una panchina poco più in là del luogo dell’impatto indicato dal macchinista, nei pressi della fermata di Macchia Romana. La donna è stata trovata cosciente, con una ferita ad una delle gambe ma in buone condizioni. La donna è stata successivamente trasportata in ambulanza al San Carlo, dove parrebbe non essere in pericolo di vita. Nei prossimi giorni, saranno sicuramente chiarite le dinamiche della “favola di Natale della Stazione Superiore”.