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RECOVERY FUND, DOPO I PASTICCI SUI 13MILIARDI SI RIPARTE DALLA COMMISSIONE SPECIALE: APPROVATA

Nonostante qualche contrarietà della Lega, la proposta di Polese passa: sarà una 3a bis con Quarto presidente

Recovery Fund: il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta di ieri, l’istituzione, così come proposta da Polese di Italia viva, di una Commissione speciale bipartisan. Rinviato, invece, a successi deliberazione la determinazione, relativamente alla Commissione speciale, dell’oggetto, dei limiti e dei tempi, nonché del numero dei componenti della stessa. Dopo le ammissioni di colpa del centrodestra nella scorsa Assise, sulle schede da 13miliardi di euro che però non arriveranno mai, e nonostante certa contrarietà della Lega, astenuto Zullino, la Regione riparte da qui. Prima della votazione non sono mancati però piccoli battibecchi tra maggioranza e opposizioni. La leghista Sileo, per esempio, ha spiegato la propria contrarietà ad un’apposita Commissione poichè, in sintesi, il suo lavoro poco potrebbe incidere relativamente ai passaggi del Recovery del piano nazionale. A Cifarelli che ha definito l’intervento del governatore Bardi da «“Caos calmo”», ha fatto da eco Braia che ha ricordato allo stesso presidente che in versione “Jacopo Ortis” ha trovato il tempo per scriverne una a Conte e protestare per il solo 34% delle risorse del Recovery Fund per il Sud, che quella è stata una baglia del centrosinistra.

Che l’attacco di Bardi fosse illogico, lo si comprendeva già dal semplice collegamento che dal Governo giallo-rosso nessun favoritismo politico in quanto il Nord Italia, non è “rosso”: il centrodestra governa in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria. Così Braia ha sottolineato come soprattutto la Lega, che è a trazione nordista, «ha sempre irriso a quel 34%, facendolo diventare quanto ha governato meno del 25». Con il Governo Gentiloni, nel 2016, il 34%, è diventato «un punto fermo» in tema di ripartizione delle risorse. Bocciata, invece, la risoluzione proposta dai Consiglieri del Pd, Cifarelli e Pittella, con la quale si prevedeva, primariamente, di istituire una Cabina di Regia costituita dai rappresentanti dei gruppi politici presenti in Consiglio, dell’Anci e delle organizzazioni datoriali e sindacali al fine di condividere l’insieme delle iniziative da intraprendere per meglio implementare il Piano. Tra gli altri atti approvati in Consiglio, anche la pdl di Braia redatta, per stile collaborativo, in soccorso della «cavolata», ha detto in aula compiuta dal centrodestra sulle soppresse Comunità montane, con i Commissari scaduti a settembre, ma col processo di estinzione ancora non concluso. Per evitare problematiche legate alla mancanza di una rappresentanza legale ed amministrativa, l’imprescindibile prosecuzione della gestione commissariale per completare la liquidazione. E il centrodestra, infatti, la pdl di Braia l’ha votata. Assente dall’inizio il presidente Cicala, il vice Baldassarre ha sciolto anticipatamente, e in maniera inattesa, la seduta dopo la bagarre sulla votazione inerente la pdl del Garante dei diritti della persona.

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