SAN CARLO, IN SCENA IL MENÙ “IO SONO LUCANO”
L’ospedale potentino, Coldiretti e “Serenissima” uniti per «promuovere la dieta mediterranea nella tradizione regionale»
Favorire una ristorazione ospedaliera più sana e sostenibile, rispettosa del territorio, che riduca l’impatto ambientale, che sia gradita ai sensi e che favorisca lo sviluppo economico della Basilicata.
Nasce da questi presupposti il progetto portato avanti da “Serenissima Ristorazione”, Coldiretti Basilicata e dall’azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza, con l’obiettivo di promuovere la dieta mediterranea nella tradizione lucana.
L’iniziativa, presentata nei locali dell’azienda ospedaliera, è già partita.
Infatti, il personale ospedaliero ha potuto già degustare il menu di “Io sono lucano” preparato dal personale di cucina della “Serenissima Ristorazione” grazie alla fornitura di prodotti della cooperativa “La nuova aurora”.
Alla presentazione del progetto hanno preso parte l’assessore alla Sanità della Regione Basilicata, Rocco Leone, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”, Giuseppe Spera, il presidente e il direttore regionale di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani e Aldo Mattia, il presidente della cooperativa “La nuova aurora”, Rocco Pafundi, il consigliere regionale, Piergiorgio Quarto, e per la “Serenissima Ristorazione spa”, Laura Mongiello.
“I pazienti del più grande ospedale della regione iniziano già la prima colazione con latte fresco di alta qualità prodotto da un’azienda lucana, aderente al progetto ‘Io Sono Lucano’, nel rispetto del benessere animale e della sostenibilità ambientale – ha spiegato il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – con l’introduzione dei prodotti dell’agroalimentare lucano anche alla mensa ospedaliera facciamo un importante passo in avanti. In pratica si rafforza la nostra mission che mira a sostenere le imprese lucane in un momento particolarmente difficile, caratterizzato dalla crisi economico-sociale conseguente all’emergenza sanitaria ancora in corso. L’impegno nostro è di estendere tale iniziativa ai degenti tutti e non solo al personale ospedaliero ”.
Un vero e proprio patto con il territorio e con il suo capitale umano, che l’azienda “Serenissina Ristorazione” ha deciso di siglare con il supporto del cliente. “Identità storico-culturale, sviluppo economico, biodiversità, protezione del territorio – ha spiegato Laura Mongiello, responsabile “La Serenissima ristorazione” di Basilicata- sono tutti ingredienti necessari per la creazione di piatti con un elevato contenuto etico oltre che nutrizionale. Puntare sulla selezione di materie prime di qualità è il primo passo per costruire un ottimale stato di benessere psico-fisico.
L’aspetto alimentare – ha aggiunto la Mongiello – è sicuramente parte di una visione strategica più ampia del percorso di salute all’interno di un’attività clinica di qualità. Come dimostrano i numerosi studi in materia, c’è un rapporto importantissimo tra dieta e benessere. La salute si costruisce a tavola, sulla base del cibo che mangiamo, dunque attraverso un percorso di educazione alimentare”. In occasione dell’avvio del progetto, sono stati preparati per il personale ospedaliero piatti tipicamente lucani: dai rascatielli con ragù lucano, alla zuppa di fagioli di Sarconi IGP con crostini di pane di Oppido lucano e peperone crusco di Senise, per continuare poi con un controfiletto di suino nero lucano con melanzana di Rotonda, pomodorini e funghi cardoncelli, hamburger di podolica su fonduta di caciocavallo lucano, agnello delle Dolomiti lucane alle erbette aromatiche e granella di pistacchio, patate lucane con polvere di peperone crusco, funghi cardoncelli con mollica di pane ed infine calzoncelli con marmellata di castagne.
“Vogliamo applicare al mondo ospedaliero, in sinergia con la Direzione Ospedaliera – ha aggiunto la Mongiello – il modello di dieta mediterranea, incentivando la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute. Un modello di dieta sostenibile che contribuisca alla sicurezza alimentare e nutrizionale e ad una vita salubre per le generazioni presenti e future. I pazienti che rientrano a casa portano con sé un messaggio: considerano corrette le pratiche vissute in ospedale e diventano comportamenti da assumere per proteggersi dalle malattie”.
Soddisfazione è stata, infine, espressa dal presidente della cooperativa “La nuova aurora” che gestisce il marchio “Io sono lucano”. “Viene rafforzato con questa iniziativa – ha spiegato Rocco Pafundi, presidente della cooperativa – un percorso di consapevolezza alimentare che si basa sul consumo di prodotti del territorio. Inoltre i dipendenti della struttura ospedaliera trovano nella pausa pranzo – ha concluso – un momento di piacere con la possibilità di degustare menu nel rispetto delle tradizioni lucane”.