CHI L’HA DETTO CHE AI GIOVANI NON PIACE IL PRESEPE?
Rivello, le realizzazioni di Pietro Ferraro hanno trovato immediato, spontaneo e unanime consenso
In un Natale così diverso dal solito, difficile e straniante, arriva da Rivello la bella storia del giovane Pietro Ferraro, diciassettenne che non si limita ad immergersi nello spirito natalizio ammirando quello che è il simbolo più forte del Santo Natale, ma che addirittura si diletta a progettare e costruire splendide architetture che fanno da scenario alla Natività.
Il presepe è “un Vangelo vivo”, come lo ha definito Papa Francesco, un’occasione autentica per ritrovarsi uniti davanti al Bambino, in contemplazione amorosa, intorno ai valori della famiglia, dell’accoglienza, della solidarietà, della pace.
L’equilibrio e l’armoniosità delle forme, gli angoli, gli scorci, i dettagli, scene di vita quotidiana e addirittura una chiesa con statue, affreschi, colonnati, pavimentazione e iscrizioni sul portale – recanti anche il suo nome – perfettamente ricreata all’interno del suo presepe: tutto è realizzato con attenzione, sensibilità umana e artistica e grande cura dal giovanissimo Pietro un autodidatta che lascia intravedere già, nitidamente, tutto il suo talento che di certo, negli anni, gli varrà sempre maggiori soddisfazioni.
Ispirato dai valori trasmessigli dalla sua famiglia, mosso da una vera passione , le realizzazioni di Pietro Ferraro hanno trovato immediato, spontaneo e unanime consenso e hanno ricevuto migliaia di visualizzazioni e like sulla pagina Facebook del Comitato civico Rivello Oltre.
La tradizione dell’arte presepiale – che proprio a Rivello, il paese presepe, trova abili maestri e tanti appassionati – non è solo qualcosa di riferibile al Natale e alla religione, ma un esercizio di maestria, perizia, creatività e, soprattutto, bellezza.
È un vero “miracolo” che le giovani generazioni non se ne siano dimenticate.