VERDI: “NUOVE TRIVELLAZIONI IN BASILICATA”
“Milleproroghe”, la denuncia di Bonelli e Lettieri: “Scomparsa la norma che prorogava la moratoria’
“Saranno 53 i permessi di ricerca finalizzati alla ricerca di idrocarburi che potranno essere autorizzati nelle prossime settimane dal MISE ( l’elenco è consultabile qui: https://unmig.mise.gov.it/index.php/it/2-non-categorizzato/2036064-db-titoli )
dopo che i termini previsti dall’art.11 ter del DL 135/2019, che aveva previsto una moratoria di 24 mesi per il rilascio di nuove autorizzazioni a trivellare, stanno scadendo nonostante una proroga di sei mesi già concessa nel febbraio del 2020”. Lo denuncia il coordinatore nazionale de Verdi Angelo Bonelli e Donato Lettieri dell’esecutivo nazionale che aggiungono.
“Dal decreto legge mille proroghe è scomparsa la norma che prorogava la moratoria per le autorizzazioni a nuove ricerche di petrolio in terraferma e a mare e in virtù di ciò potranno essere autorizzate nuove domande di ricerca a trivellare perché la legge prevedeva che la moratoria di 24 mesi sulle nuove autorizzazioni alla ricerca di idrocarburi dovesse essere finalizzata alla redazione del piano delle aree idonee ( PiTESAI ) da realizzare entro 18 mesi dalla pubblicazione in GU della legge, in assenza di questo piano sempre secondo l’art.11 ter del DL 135/ 2019 i procedimenti e le istanze di permesso riprendono efficacia entro 24 mesi: la scadenza dell’adozione del piano è febbraio 2021.”
“Questo piano – continuano gli
esponenti dei Verdi- non è stato redatto per cui nelle prossime settimane permessi di ricerca e autorizzazioni a trivellare potranno essere concessi a partite a regioni come l’Emilia Romagna, Basilicata dove si concentrano le maggiori istanze di ricerca di idrocarburi, nel mar Adriatico, Ionio e nel canale di Sicilia”.
“Il governo italiano- dichiarano Bonelli e Lettieri non sta lavorando alla transizione energetica e continua a puntare sulle fonti fossili, ad esempio nel mar Adriatico a largo di Rimini si blocca un impianto offshore di produzione di energia eolica mentre il governo dà il via libera alle trivelle: una contraddizione eticamente inaccettabile”.
“ I responsabili di questo pasticcio sono i ministri dell’Ambiente Sergio Costa e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli che non hanno redatto il piano che loro stessi avevamo proposto nel DL semplificazione 135/2019, due ministri del M5S si sono resi responsabili di questo pasticcio ovvero far decadere la moratoria sulle trivellazioni perché non hanno redatto e adottato il piano che la legge da loro voluta e scritta prevedeva”. La domanda è: è stata negligenza o un atto scientificamente programmato per ritornare a far trivellare i nostri mari e le nostre terre? In ogni caso il loro comportamento è inaccettabile.” Concludono Bonelli e Lettieri