BasilicataBlogTacco&Spillo

L’AFFANNO DIGITALE DELLA BASILICATA

Tacco&Spillo

Dopo i primati negativi collezionati in ogni angolo della sanità lucana e le figuracce nazionali divenute, è proprio il caso di dirlo, quasi d’ordinanza, arriva a far appassire il sorrisetto napoletano del governatore Vito Bardi, l’indice DESI dove la Basilicata si becca il quart’ultimo posto per digital divide. Ora tanto per capirci a farne le spese per l’inefficienza della Regione sono imprese, cittadini e studenti su cui invece si dovrebbero qualificare le azioni d’innovazione e di competitività, se è vero che anche le infrastrutture digitali serviranno a rimettere in buona salute economia e società. C’è da dire che solo pochi giorni fa, sulle pagine ovattate ed amiche della “Verità” e del “Il Giornale”, ma sempre in trafiletto, Bardi ha intonato la priorità di portare avanti la digitalizzazione. Eppure il suo cahiers de doléances non dovrebbe soltanto rivendicare, ma anche spiegare quello che accade sul fronte digitale della Regione: dall’opacità degli omissis e delle diciture per estratto con cui si obliterano moltissimi degli atti amministrativi ai ritardi burocratici. Dall’inamovibilità dei dirigenti all’acquisto finanche di una cassaforte. Ha scritto Gibran:“Se volete liberarvi di un affanno, ricordate che l’avete scelto voi”.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti