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UNIVERSO SALUTE, «NON RITIRATA LA CASSA INTEGRAZIONE: IL PERSONALE È IN AFFANNO»

Missiva dei sindacati a Regione, Asp e azienda: «Congestione dei turni di lavoro. Preoccupano le positività tra operatori e pazienti»

I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl Fials, Fsi, con una lettera inviata all’assessore regionale alla Salute, ai direttori generali del dipartimento regionale Politiche della persona e dell’Asp e al direttore Sanitario ASPAl e di Universo Salute hanno chiesto negli scorsi giorni «un incontro urgente al fine di dirimere l’applicazione dell’articolo 24 della legge regionali 41 del 22 dicembre che introduce una nuova tipologia di inquadramento della struttura Universo Salute che non è configurabile come RD3 né assimilabile a una struttura classificata come RD2. I sindacati chiedono pertanto di conoscere i risvolti applicativi di tale nuova configurazione».

«Al momento l’azienda hanno sottolineato i sindacati malgrado la norma recepita il 22 dicembre, non ha ritirato i provvedimenti di cassa integrazione né risulta abbia intenzione di farlo fino a quando le parti non trovino una modalità operativa che consenta di procedere con serenità. Non si può tralasciare la circostanza che, in mancanza della copertura da parte della Regione Basilicata del 50% dei costi derivanti dagli incrementi contrattuali per il personale dipendente della sanità privata convenzionata con le aziende sanitarie regionali derivanti dal recente rinnovo contrattuale, a decorrere da novembre ai lavoratori viene applicato il più sfavorevole contratto collettivo nazionale RSA».

«Ricordiamo hanno sottolineato i sindacati che la struttura sanitaria è stata anche adibita alla cura dei pazienti Covid che sta determinando una congestione dei turni di lavoro e peggiorando le condizioni lavorative. Preoccupano, inoltre, i numerosi casi di positività registrati in questi giorni tra i pazienti e gli operatori anche nei reparti no Covid e rispetto ai quali i sindacati chiedono una verifica sulla congruità dei protocolli e dei percorsi di sicurezza adottati. Al momento l’attuale personale è del tutto insufficiente e l’azienda fa ricorso in modo massiccio al lavoro straordinario e al mancato riconoscimento del riposo settimanale. In mancanza di un positivo riscontro, i sindacati inaspriranno le iniziative di lotta mai sospesa» hanno concluso i sindacati.

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