FLOP CATEGORIE
Il peggio del 2020 suddiviso per categorie
ENTI
È certamente il prof. ANIELLO CRESCENZI il nominato da Bardi più evanescente del 2020. Con la sua guida l’Alsia è piombata ancor di più nell’anonimato. Crescenzi riesce nella difficile impresa di finire sotto ai riflettori solo per le estenuanti vertenze con i lavoratori i quali giustamente, un giorno si e l’altro pure, lamentano le condizioni in cui si trovano. Una gestione davvero pessima, se si considera ad esempio la vertenza Asi. Il commissario Pagano, infatti, si trova a battagliare con una esposizione debitoria ereditata di decine di milioni di euro. Eppure non è tutti i giorni oggetto di critiche quanto a Crescenzi, anzi è a lottare tutti i giorni per trovare soluzioni. L’Alsia comunica poco e male. Ma, d’altronde, fare i professori è altra cosa rispetto a condurre un ente.
CULTURA
Nel mondo del cinema, fatto di flash e luci abbaglianti, a risaltare per anonimato è il nuovo presidente della Lucana Film Commission, ROBERTO STABILE. Da anni la Fondazione, ormai orfana del duo Di Gianni – Leporace, si era distinta per l’attivismo nella promozione delle produzioni cinematografiche lucane. Ma la dipartita tempo fa del presidente e le più recenti dimissioni del direttore l’hanno fatta piombare nel nulla. Un nulla a cui Stabile doveva subito porre rimedio. Ma non c’è. Incaricato da Bardi è tornato subito nella sua Roma, perché ormai di potentino ha solo le origini. Non resta che sperare nel nuovo direttore, augurandosi che almeno lo faccia presto.
IMPRESA
Il suo capitombolo rischia di minare la già debole economia del lagonegrese: è l’imprenditore ANTONIO MITIDIERI il flop del 2020. La sua società Basi Grafiche, poi denominata in extremis al ricorso fallimentare Nuova Immagine Srl, è fallita lasciando un buco che pare oscillare tra i 4 e i 6 milioni di euro. Soldi che ora i tanti piccoli creditori, anche dell’area, rischiano di perdere. Così come l’emorragia sarà deflagrante in termini occupazionali. Per chi aveva ben altre mire è un tonfo che fa male, purtroppo non solo a lui stesso, ma a una intera comunità. Finiti i tempi in cui “Berta filava” ed oltre a essere main sponsor dell’A2 di pallavolo coltivava, anche con l’associazione Agorà, mire politiche. Fine dei giochi
ISTITUZIONI
Qui Potenza
Tra le istituzioni potentine la fascia nera è senza dubbio assegnata al sindaco di Potenza, MARIO GUARENTE. Il suo maldestro tentativo di censurare la stampa gli ha fatto perdere il rispetto e la stima di non pochi cittadini. La sua “allergia” alle critiche gli ha segnato la via per una carriera politica fatta di pochi sorrisi e pacche sulle spalle. Quando per dirgli di come la satira sia il sale per un politico, da queste colonne, è stato fatto l’esempio di Andreotti, più di qualcuno ci ha criticato per l’ingeneroso confronto. Ahinoi ci tocca dire a ragione.
Qui Matera
Nelle istituzioni materane è Piero Marrese quello che ha guadagnato l’ultimo posto della classifica. Poco reattivo, si è totalmente assopito dopo la rielezione a sindaco di Montalbano che gli ha consentito di mantenere anche l’incarico di presidente della Provincia, senza però mostrare alcuno stimolo nuovo. È ben lontano da quel Marrese che fino a qualche tempo fa era proiettato ai vertici della politica regionale. Ormai si è ritagliato il ruolo di sindaco, a passatempo presidente della depotenziata Provincia. Peccato, ma non tutto è perduto: può recuperare.