“L’ITALIA DEVE RIPARTIRE, IL SUD DEVE RINASCERE”
L’INTERVENTO del Sen. Pepe, vicepresidente Commissione antimafia e responsabile dipartimento Mezzogiorno della Lega
La scienza sta facendo la sua parte – alla grande – sul versante sanitario, ora tocca che lo si faccia dal punto di vista sociale ed economico: la politica e le Istituzioni ai vari livelli, insieme alle rappresentanze del mondo del lavoro, della impresa e della economia in genere, hanno il dovere di dare una nuova speranza all’Italia.
Due sono i filoni: le riaperture e la ricostruzione.
Quanto alle prime, guai ad aspettare che tutto passi: ci sono attività, in ogni ambito, che si sono adeguate alle normative anti-covid e devono poter sapere, tramite un apposito piano, quando e come riaprire “domani”, altrimenti il bollettino che pochi giorni fa ci ha rassegnato Confcommercio finirebbe per essere ancora più impietoso.
In merito alla ricostruzione del Paese, bisogna mettere giù la strategia e capire realmente cosa serve, prim’ancora di quanto serve, a prescindere dal Recovery Fund (su cui, qui, evito di pronunciarmi nel dettaglio).
E si ricostruisce dal Sud, non parlando di percentuali a vanvera, non parlando di soldi a destra e a manca (l’esperienza del Mezzogiorno repubblicano è ricca di momenti nei quali sono piovuti quattrini, senza che si fosse imboccata la via della svolta positiva), e nemmeno intraprendendo una stupida diatriba Nord/Sud, magari a parti invertite rispetto al recente passato; l’unica metodo vincente è mettere giù un progetto di crescita e di sviluppo del Mezzogiorno d’Italia nella consapevolezza che rappresenta la porta sul Mediterraneo, che deve essere protagonista, con l’Italia e per l’Italia.
Infrastrutture, porti e sistemi di interporti, agricoltura, turismo, pesca, lavoro, distretti digitali, centri di ricerca pubblici e privati, digitalizzazione, trattenere al Sud la catena del valore dell’innovazione industriale nella sua totalità, ed una visione complessiva che sappia rivolgersi, con coraggio e responsabilità, al domani.
Vincere la sfida della ricostruzione significa, per il Sud, vincere anche quella della modernità.
Divincolarsi da vecchie logiche ed andare in mare aperto con idee chiare!