“PICCOLE IMPRESE, LA PAROLA CHIAVE DEL 2021”
Matera: “La ricetta di Confartigianato per superare questa difficile situazione che colpisce in modo più duro le pmi artigiane”
Matera, la “ricetta” di Confartigianato per superare questa difficile situazione che colpisce in modo più duro le pmi artigiane si compone di 44 proposte. Rosa Gentile, presidente di Matera e il 3 dicembre scorso eletta componente della Giunta nazionale Confartigianato, spiega questa strategia che il Presidente di Confartigianato Marco Granelli sintetizza in “misure straordinarie e strutturali”.
« ‘Piccole imprese’ deve essere la parola-chiave del 2021 – dice Gentile – Bisogna puntare sulle infrastrutture non soltanto sulle grandi opere, che pure sono necessarie, come ad esempio il potenziamento delle ferrovie e per quanto ci riguarda non possiamo spostare continuamente la fine dei lavori della Matera-Ferrandina , ma – afferma la dirigente Confartigianato – anche le piccole opere di manutenzione nei Comuni dove peraltro, anche in quelli più piccoli, c’è una presenza capillare di imprese artigiane. Per questo chiediamo appalti a Km zero perché sono proprio le piccole imprese a conoscere meglio di ogni altre il territorio in cui lavorano; pensiamo anche all’edilizia scolastica che al pari di tutto il territorio italiano ha bisogno di cure. In questo modo non ripartirebbe solo l’edilizia ma tutta la filiera delle costruzioni che farebbe da volano a tutto il resto dell’economia; anche per questo chiediamo una proroga del Superbonus 110%».
Per Confartigianato importanti sono anche la formazione, soprattutto per i nuovi artigiani digitali, la semplificazione burocratica, che permetterebbe di spendere al meglio le risorse e il credito con la proposta di una banca pubblica che aiuti le piccole e piccolissime imprese nell’accesso al credito.
Il mondo artigiano italiano è molto composito ed ha risposto alla pandemia in maniera differente. Nel comparto dei semilavorati hanno sofferto soprattutto moda e arredamento, mentre hanno tenuto alimentare, edilizia e costruzioni, grazie anche all’effetto Superbonus che auspichiamo venga prorogato anche nel 2023 e che diventi una misura strutturale. Per quanto riguarda il settore del legno, che occupa 102 mila addetti, il calo del fatturato è stato consistente, pari al 17,4%, penalizzato anche dal calo dell’export pari al 16,8%; l’aspettativa per il 2021 è che vegano previsti incentivi per il rilancio del settore».
In prospettiva 2021, grande vitalità sta dimostrando il comparto dell’artigianato digitale che già nel 2020 ha visto un aumento dei servizi pari allo 0,5%.
C’è poi tutto il mondo artigiano costituito dai “piccoli”, parrucchieri, centri estetici, baristi, ristoratori e altre piccolissime attività. Specie per i ristoratori le misure di ristoro non sono più sufficienti.
« siamo riusciti almeno in parte a superare il sistema dei codici Ateco a favore della filiera ma – conclude Confartigianato – al Governo chiediamo chiarezza e provvedimenti strutturali perché mettere toppe qua e là non può bastare. Le piccole imprese hanno bisogno di certezze e tranquillità».