SCANZANO: MARRESE SI ATTRIBUISCE I MERITI SUI TEST, MA LEONE E CARIELLO LO SBUGIARDANO
È caos per la riapertura delle scuole. Il presidente della Provincia di Matera fa sua l’attività di prevenzione ma l’assessore regionale non ci sta
Nonostante la data della ripresa della scuola dopo le festività natalizie era conosciuta da tempo non tutti i Comuni lucani si sono fatti trovare pronti. Con la pandemia in atto la parola sicurezza era l’obiettivo per ripartire con estrema tranquillità in questo 2021. I fondi della Regione Basilicata per far avviare screening di massa per gli ambienti scolastici sono stati messi a disposizione per tempo ma non tutti i primi cittadini si sarebbero fatti trovare pronti.
Molti sindaci avrebbero tardato nell’organizzazione tanto degli screening che della richiesta dei fondi. Conseguenza? Necessario slittamento delle lezioni per permettere un preciso tracciamento del Covid e interessamento della Regione per permettere l’avvio degli screening. Il caso più eclatante arriva da Scanzano. Nonostante la comunità materana sia stata il centro di diversi contagi nei mesi scorsi, anche in ambienti scolastici, le procedure per avviare un rientro sicuro sarebbero arrivate con ritardo.
C’è da dire che il Comune di Scanzano è gestito al momento da un Commissario. Situazione che renderebbe tutto un pò più complicato del previsto. La prova starebbe nell’ordinanza di sospensione di tutte le attività didattiche in presenza dal 7 gennaio all’11, emanata solamente il 6 gennaio cioè il giorno prima del rientro in classe. I Commissari comunali hanno preferito attendere l’arrivo di test rapidi, effettuarli e poi riaprire le scuole in sicurezza. Si poteva fare prima e meglio? Probabilmente sì, ma nella condizione di Scanzano forse un ritardo potrebbe essere lecito. Ma se sul ritardo nessuno prova a prendersi le “colpe” e sull’arrivo dei 1500 test rapidi a Scanzano che sui social è battaglia. Se da un lato il presidente della Provincia di Matera via social prova a intascarsi la vittoria sostenendo che dopo «un intenso dialogo con le commissarie si procederà allo screening anche a Scanzano» dall’altra è l’assessore regionale alla Sanità Rocco Leone a provare a ristabilire la veridicità dei fatti.
Con poche parole, ma nel suo stile diretto e tagliente Leone fa leggere tra le righe che la questione poteva essere risolta da tempo. Infatti, rispondendo alle critiche di una cittadini Leone commenta: «Cara signora la Regione ha fatto la delibera in cui metteva a disposizione dei comuni i soldi per il rientro in sicurezza il giorno 25 Novembre. Se i comuni hanno “dormito ” non è colpa della Regione. Riguardo lo scempio a cui fa riferimento, ribadisco che abbiamo dato soldi a sufficienza per poter fare convenzioni (es.Croce rossa) che avrebbe potuto mettere a disposizione una marea di personale non creando disservizio. Cara signora, quando il tutto viene organizzato dalla regione,ciò non accade».
A dare manforte alle parole di Leone sulla situazione di Scanzano, è stato anche il consigliere regionale Pasquale Cariello. Il leghista nel comunicare ai suoi concittadini la notizia dell’avvio dello screening per il mondo della scuola ha voluto precisare che: «Credo sia doveroso ringraziare l’Assessore regionale Rocco Leone, che ieri sera è stato costantemente in contatto con il sottoscritto e il Prefetto di Matera, e le commissarie straordinarie, che hanno deciso di chiudere le scuole di Scanzano Jonico nei giorni 7, 8 e 9 gennaio. Questo perché, grazie all’Asm di Matera, saranno disponibili anche per la città di Scanzano Jonico 1500 tamponi rapidi da sottoporre a studenti, personale docente e Ata al fine di garantire una maggior sicurezza per tutti in vista della riapertura delle scuole. Si sta già lavorando per la giornata di screening, che sarà organizzata con la consueta collaborazione delle commissarie straordinarie che stanno lavorando per garantire che ciò avvenga al più presto.
Ringrazio pubblicamente l’assessore Leone, il Prefetto e le tre commissarie straordinarie per l’impegno e la fattiva collaborazione, i genitori per la pazienza, e invito coloro i quali si attribuiscono meriti che non hanno ad essere intellettualmente più onesti. La politica non ha bisogno di nuovi “Pinocchio” ma di persone che lavorano, anche in silenzio, per risolvere i problemi della gente, sopratutto in un momento difficile come questo». Insomma, il presidente della Provincia di Matera nonostante abbia provato a tenere tutto per se il merito di una importante azione (forse arrivando un pò tardi a ricordarsi che la sua presenza a Scanzano come presidente sarebbe stata gradita per tempo) si mostra come un esempio non positivo di coesione tra Istituzioni. In un Comune già fortemente in difficoltà per altre questioni, sarebbe forse stato il caso che Marrese riconoscesse merito tanto all’assessore Leone quanto al consigliere regionale Cariello di aver mostrato preoccupazione e impegno per la comunità di Scanzano. Scrivere via social che dopo lunghe interlocuzioni con le commissarie senza citare altri componenti della vicenda si sia raggiunto l’obiettivo appare ancora una volta come un assoluto protagonismo. Non sarà forse perchè Marrese sia ancora adirato con l’assessore Leone che lo ha accusato, in qualità di sindaco, di non aver denunciato mesi fa una contagiata venuta da altra regione non seguendo tutti i protocolli sanitari?