TRASPORTI: «LAVORATORI SENZA STIPENDIO LA REGIONE PRENDA PROVVEDIMENTI»
L’ira dei sindacati sul mancato accordo in Prefettura: «Basta il rimpallo di responsabilità. La Merra chiarisca». Preannunciato lo sciopero
È guerra tra sindacti e Cotrab per il mancato pagamento delle spettanze arretrate. Il confronto in modalità telematica alla presenza del Vice- Prefetto Incollingo, del Presidente del Cotrab Giuseppe Vinella e l’Assessore ai Trasporti Merra, per una nuova concliziaione non avrebbe portato a nulla di buono. «Abbiamo appreso con stupore che fino ad oggi l’Assessore Regionale Donatella Merra ha raccontato solamente verità distorte per quanto riguarda il trasporto pubblico locale di Basilicata». Tiona la Fit Cisl. «Il Presidente del Cotrab ha inteso rispondere su nostra precisa domanda sullo stato dei pagamenti ai lavoratori – aggiunge il sindacato-, che il consorzio non è nelle possibilità di retribuire la Mensilità, considerato il credito vantato di circa 47 Milioni, e che nessun accordo è stato raggiunto per il rinnovo contrattuale, ma che Regione Basilicata ha fatto ricorso al Consiglio di Stato per impugnare il provvedimento del TAR che dichiarava illegittime le proroghe del servizio di trasporto. È obbligatorio domandarsi per quanto tempo ancora i lavoratori debbano sopportare questo rimbalzo di responsabilità, che mirano solamente a distruggere il settore e ad impoverire circa 1200 famiglie ». «Una distruzione preannunciata ormai da anni dalla Fot Cisl- continuano- e che si è realizzata con la pubblicazione dei documenti pre-gara sul sito di Regione Basilicata, una serie di allegati che spiegano in modo meticoloso il passaggio dei mezzi e delle strutture ai futuri gestori, ma che si limita a descrivere le eventuali garanzie per i lavoratori in quattro righe, demandate talaltro ad una futura e incerta trattativa post-gara». «I lavoratori non possono e non devono essere ostaggi di una politica impreparata e sorda, che addirittura omette di raccontare la verità, ma si nasconde dietro falsi proclami, tanto da garantire dei servizi aggiuntivi per evitare il contagio da covid-19, ma che di fatto abbiamo appreso le aziende non faranno mai, se non preventivamente retribuite come dichiarato dal Presidente del Cotrab» conclude la segreteria Regionale della Fit Cisl. Altrettanto dura la posizione della Filt Cgil e Uil Trasporti che spuegano come «gli insoluti tra Regione e Cotrab non giustificano il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori, tant’è che alcune società da agosto non versano gli stipendi, gravando sulle disponibilità economiche dei lavoratori. Non inoltre in alcun modo giustificabile intervenire con il pagamento dei servizi aggiuntivi sulle società di noleggio se prima non si interviene al pagamento delle somme dovute come da contratto di servizio in atto con Cotrab. Chiediamo che il fantomatico accordo tra Regione e Cotrab per il proseguimento dei servizi sia reso noto ufficialmente, in modo da verificare i termini e gli interventi a garanzia del proseguo del servizio. Chiediamo inoltre al prefetto di riunire immediatamente tutti i soggetti coinvolti – presidente della Regione, assessore regionale ai Trasporti, assessori provinciali e Cotrab – in un unico tavolo per cercare di risolvere almeno la situazione per lo sblocco dei 7milioni di euro della spesa corrente e garantire gli stipendi da oggi fino a copertura della spesa». «I lavoratori sono stanchi di assistere al gioco delle tre carte dove la Regione dà la colpa alla Provincia, quest’ultima alla Regione ed entrambe al Cotrab. Siamo stanchi sia dei proclami dell’assessore regionale Donatella Merra che annuncia rivoluzione epocali e accordi vantaggiosi ma lascia alla fame mille lavoratori non in grado di comprarsi nemmeno un farmaco in un periodo di pandemia. Si assumi ciascuno le proprie responsabilità visto che il governo nazionale ha lautamente anticipato e ristorato l’anno corrente». «Non possono essere le lentezze burocratiche della Provincia e i giochi politici di palazzo ad impedire alle persone di vivere dignitosamente. Questa è la sconfitta della politica in senso nobile della parola. Noi siamo pronti a mobilitazioni e a denunce che vadano oltre l’Ispettorato del lavoro perché privare lo stipendio a lavoratori che hanno svolto il proprio compito, se fatto di proposito o in maniera dolosa, é reato penale» concludono Uil e Cgil.