CANALE 5 PAPA FRANCESCO: INTERVISTA IN ESCLUSIVA MONDIALE AL TG5
«Anche nella realtà più matura sempre c’è qualcosa che non va, di gente che prende una strada contro la comunità, contro la democrazia, contro il bene comune. Grazie a Dio questo è scoppiato e si è potuto vedere bene perché così si può mettere il rimedio»
Papa Francesco, intervista Tg5: diretta video streaming
Nel colloquio con il giornalista Fabio Marchese Ragona, avvenuto nella residenza Santa Marta in Vaticano, il Pontefice ha affrontato vari temi, tra cui: la pandemia, il vaccino, i disordini negli Stati Uniti, l’aborto, la politica e com’è cambiata la sua vita a causa del virus.
Nella serata, dedicata interamente a Papa Francesco, dopo l‘intervista seguirà la proiezione del film Mediaset “Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente”, che racconta la storia personale e spirituale di Jorge Mario Bergoglio, nato da immigrati italiani in Argentina. Il percorso racconta della sua gioventù, della vocazione e la formazione, fino a giungere alla nomina a Papa nel 2013.
Al termine del film, un commento speciale curato dal Tg5, sulle parole del Pontefice condotto da Cesara Buonamici con in studio ospiti ed esperti di prestigio.
Grande Papa Francesco, vera autorità morale. Bella intervista.
“Da una crisi non si esce mai come prima. Il problema è come uscire migliori e non peggiori”
Tante riflessioni e un grande messaggio che interrogano le nostre coscienze e ci spiegano cosa è veramente il “bene comune”
Una grande scuola di vita, attraverso le parole di Papa Francesco .
Parliamo di NOI e dimentichiamo l’IO !
“Lavoriamo contro l’indifferenza, preoccupiamoci di più di chi soffre ed ha bisogno”
Città del Vaticano
Papa Francesco vive in lockdown, chiuso a Santa Marta, impossibilitato a fare viaggi e vedere folle, e in questa condizione si «sente in gabbia»
Dice proprio così e si descrive con spontaneità nella intervista rilasciata al Tg5, a Fabio Marchese Ragona
Afferma ripercorrendo questo anno doloroso ed eccezionale anche per la Chiesa :
«Sono ingabbiato, come quando uno è nella gabbia. Ma poi mi sono calmato, ho preso la vita come viene. Si prega di più, si parla di più, si usa di più il telefono, si alcune riunioni per risolvere i problemi. La pandemia ha colorato pure la vita del Papa e io sono contento»
Afferma, spiegando che per responsabilità evita di provocare assembramenti :
«Ho dovuto cancellare viaggi, a Papua Nuova Guinea e Indonesia, cancellati totalmente»
Per questo non sa nemmeno se riuscirà a portare avanti il progetto del viaggio in Iraq a marzo, come aveva annunciato :
«È cambiata la vita. Sì, è cambiata la vita. Chiusa. Ma il Signore ci aiuta sempre a tutti»
Papa Francesco nel lungo colloquio affronta diversi temi. Il bisogno della politica di dare il meglio ed essere unita per il bene comune, il vaccino che è necessario farlo, l’aborto che resta un male assoluto e i disordini che hanno sconvolto l’America.
Dalla pandemia è convinto che la gente possa uscire migliore.
Papa Francesco è ottimista :
«Se vogliamo uscirne migliori dovremo prendere una strada, se vogliamo riprendere le stesse cose di prima la strada sarà un’altra strada, e sarà negativa. E oltre alla pandemia ci sarà una sconfitta in più: quella di non esserne usciti migliori. E come si diventa migliori? Bisogna fare una revisione di tutto.
I grandi valori ci sono sempre nella vita ma i grandi valori vanno tradotti nei momenti perché i momenti storici non sono gli stessi.
I valori non cambiano nella storia ma l’espressione del valore dipende sempre dalla cultura del tempo»
Sui vaccini:
«Credo che, eticamente, tutti devono prendere il vaccino. È un’opzione etica perché riguarda la tua vita ma anche quella degli altri. La prossima settimana lo faremo qui al Vaticano e io mi sono prenotato per farlo (…) C’è un negazionismo suicida che non saprei spiegare ma oggi si deve prendere il vaccino»
Sulla politica e le spaccature tra i partiti :
«La classe dirigenziale ha il diritto di avere punti di vista diversi e anche di avere la lotta politica. È un diritto: il diritto di imporre la propria politica. Ma in questo tempo si deve giocare per l’unità, sempre. In questo tempo non c’è il diritto di allontanarsi dall’ unità. Per esempio, la lotta politica è una cosa nobile, i partiti sono gli strumenti. Quello che vale è l’intenzione di fare crescere il Paese. Ma se i politici sottolineano più l’interesse personale all’interesse comune, rovinano le cose. In questo momento la classe dirigenziale tutta non ha il diritto dire “Io”. Si deve dire “Noi” e cercare un’unita davanti alla crisi (…) I conflitti sono necessari, ma in questo momento devono fare vacanze. Bisogna sottolineare l’unità, del paese, della chiesa e della società. Chi dice che “in questo modo si possano perdere le elezioni” dico che non è il momento, questo è il momento della raccolta. «L’uva si raccoglie in autunno», questo è il momento di pace e non crisi, bisogna seminare il bene comune»
Il tema dell’aborto è stato un altro tema dell’intervista, anche perchè in Argentina è stata approvata dal Parlamento una legge a favore :
«Le persone che non sono utili si scartano. Si scartano i bambini, non volendoli, o mandandoli al mittente quando si vede che hanno qualche malattia, o quando semplicemente non sono voluti: prima della nascita si cancellano dalla vita. Io ho il diritto di fare questo? La risposta scientifica: la terza settimana, quasi la quarta, ci sono tutti gli organi del nuovo essere umano nel grembo della mamma, è una vita umana. Io faccio questa domanda: è giusto cancellare una vita umana per risolvere un problema, qualsiasi problema? No, non è giusto. È giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Uno che uccida la vita umana? Questo è il problema dell’aborto. Scientificamente e umanamente»
Sui disordini americani Papa Francesco afferma di essere rimasto molto stupito:
«Io ringrazio Dio che questo sia scoppiato e si è potuto vedere bene perché così si può porre rimedio, no? Sì, questo va condannato, questo movimento così, prescindendo dalle persone»
Infine dal Papa è arrivata la condanna a coloro che, per evitare il lockdown, hanno preso aerei per trascorrere le vacanze di Natale nei paradisi estivi :
«Questo è un altro problema grave. In un paese in cui il governo dice che dal giorno dopo ci sarà il lockdown ecco che quel giorno sono partiti più di 40 aerei civili e privati per andare a fare le vacanze nei luoghi di mare e in altri paesi. Questo è uno scandalo perché non si pensa più agli altri e alla comunità. In più è stata anche una mossa suicida. Con le spiagge piene, il contagio lì è stato terribile. È successo anche da noi, mi ricordo quest’estate che la gente non se n’è curata molto. Ma dall’altra parte io capisco le persone. Pensiamo a una famiglia con due figli che vive in un appartamento, non è una situazione facile con il lockdown»
Canale 5 oggi 10 gennaio: Covid, guerre, aborto e vaccino. “Fede dono di Dio, aprite il vostro cuore” afferma il Santo Padre
Papa Francesco nell’intervista al Tg5 parlando della cultura dello scarto tira in ballo anche i migranti:
«Lasciarli affogare per risolvere dopo il problema non va bene. Nessuno lo fa intenzionalmente, è vero, ma se non li aiuti…»
Invece sull’assalto a Capitol Hill negli Stati Uniti:
«Sono rimasto stupito, ma è una realtà. C’è sempre qualcosa che non va, anche nelle realtà più mature. Ora che questo problema è venuto fuori si può porre rimedio. La violenza va condannata»
C’è qualcosa che però la pandemia ha creato: tanta gente si è affidata a Dio, trovando la fede
«Per me è un dono. Nessuno può avere fede con le proprie forze, è un dono che ti dà il Signore. Io credo perché ho ricevuto questo dono, gratuito. Non si può comprare la fede. Tante volte nelle difficoltà la gente si apre e riceve questo dono. Bisogna aprire il cuore per ricevere questo dono. Tanti non hanno questa capacità, non voglio giudicare, ma si chiudono di più. Se non viene come dono, non è fede»
E chiarisce:
«Dio è vicino, ma Gesù Cristo si è fatto più vicino. La vicinanza di Dio è quella che dobbiamo avere, dobbiamo chiedere questo dono»
Bergoglio ha parlato poi della sua quotidianità, raccontando come è cambiata:
«Sono ingabbiato, poi mi sono calmato e ho preso la vita come viene. Si prega di più, si parla di più, si usa di più il telefono e si fanno più riunioni per risolvere i problemi. Quando ho fatto le preghiere pubbliche, si percepisce il dolore ma anche l’amore. Ho dovuto cancellare viaggi, perché non posso causare assembramenti. Ora non so se si farà quello in Iraq. La vita è cambiata, ma il Signore ci aiuta». Infine, un augurio: «Di uscire migliori dalla crisi. Dovete prendere coraggio e pensare agli altri. Non ci sia la cultura dello scarto e dell’indifferenza, ma della fratellanza e vicinanza. Auguro che non ci sia la cultura dell’io nei gruppi dirigenziali, religiosi, imprenditoriali o politici. All’io penseremo dopo, l’unità è più grande del conflitto. E pregate di più»
La pandemia Covid ci ha allontanati fisicamente, ma non deve allontanarci anche spiritualmente :
«La nuova sfida è la vicinanza, delle persone e dei problemi. C’è questa cultura dell’indifferenza, ma questa cultura distrugge, perché allontana. Senti dire spesso “Non possiamo risolvere tutti i problemi”, ma bisogna puntare sulla vicinanza. Io mi avvicino alla gente, a quella che soffre, per aprire la strada per andare avanti»
Spiega Papa Francesco nell’intervista concessa al Tg5.
Questo è un tema che riguarda anche la politica :
«Pensiamo alla classe dirigenziale. Ha il diritto di avere punti di vista diversi, ma in questo tempo si deve giocare per l’unità, sempre. Non c’è il diritto di allontanarsi dall’unità»
Papa Francesco ha parlato poi di quella cultura dello scarto: «Le persone che non sono utili si scartano. Si scartano i bambini non volendovi o rifiutandoli se hanno qualche malattia o se non è voluto, così gli anziani, i malati e i migranti». Si arriva inevitabilmente al delicato tema dell’aborto: «Non volevo arrivare a questo, ma tu mi hai tirato la lingua. L’aborto non è un problema religioso, ma umano. Questo è un problema di etica umana, anche un ateo deve risolverlo in coscienza sua. Io chiedo: è giusto cancellare una vita umana per risolvere un problema? È giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Questo è il problema dell’aborto, scientificamente e umanamente, la religione arriva dopo». (agg. di Silvana Palazzo)
Papa Francesco “Realismo per uscire migliori da Covid”
“Il mondo che vorrei”, questo il titolo dell’intervista concessa da Papa Francescoal Tg5 in esclusiva mondiale. E comincia con un gesto di estrema gentilezza del Santo Padre: «Grazie a te, che ti sei disturbato a venire. Grazie a te», dice al giornalista Fabio Marchese Ragona che lo ha ringraziato per avergli concesso quell’incontro. Si comincia dalla pandemia Covid e da una domanda comune: da dove ripartire? «Io parto da una certezza: la pandemia è una crisi, ma da una crisi non si esce mai come prima. Mai. Usciamo migliori o peggiori. Questo è il problema: come uscire migliori e non peggiori? Dipende da noi. Se vogliamo uscirne migliori, c’è una strada da seguire. Per uscirne migliori dobbiamo rivedere tutto. I grandi valori ci sono sempre stati, non cambiano con la storia, ma vanno tradotti nella realtà».
Ma ci sono problemi da affrontare che esistono da ben prima della pandemia: «Le statistiche delle Nazioni Unite sono spaventose. Pensa ai bambini che nascono in guerra e crescono senza conoscere l’odore della pace». Bisogna quindi anche perseguire la pace: «Noi siamo già nella Terza guerra mondiale, solo che è a pezzi. I bambini e le guerre, sono problemi gravi. Per questo dico: dobbiamo puntare alle cose concrete. Con un mese di spese di guerra si darebbe da mangiare a tutta l’umanità. Dobbiamo essere realisti, oggi ci vuole realismo». (agg. di Silvana Palazzo)
Papa Francesco su Capitol Hill
In attesa dell’intervista integrale a breve in versione integrale su Canale 5 – e dopo le diverse anticipazioni che potete trovare nei focus qui sotto – Papa Francesco nell’Angelus di oggi è tornato sui fatti avvenuti a Capitol Hill negli scorsi giorni, al termine della consueta recita della preghiera a mezzogiorno: «rivolgo un affettuoso saluto al popolo degli Stati Uniti d’America, scosso dal recente assedio al Congresso. Prego per coloro che hanno perso la vita – cinque –, l’hanno persa in quei drammatici momenti. Ribadisco che la violenza è autodistruttiva sempre. Nulla si guadagna con la violenza e tanto si perde».
Papa Bergoglio ha poi esortato le Autorità dello Stato americano e l’intera popolazione «a mantenere un alto senso di responsabilità, al fine di rasserenare gli animi, promuovere la riconciliazione nazionale e tutelare i valori democratici radicati nella società americana. La Vergine Immacolata, Patrona degli Stati Uniti d’America, aiuti a tenere viva la cultura dell’incontro, la cultura della cura, come via maestra per costruire insieme il bene comune; e lo faccia con tutti coloro che abitano in quella terra». (agg. di Niccolò Magnani)
Papa Francesco intervistato su Canale 5
Intervista a Papa Francesco in onda oggi, 10 gennaio, su Canale5 a partire dalle 20.35 circa, subito dopo il TG5 della sera. Sarà un incontro in esclusiva mondiale quello che Canale5 porterà questa sera in onda nel prime time, un colloquio intimo e vario concesso al giornalista Fabio Marchese Ragona, avvenuto nella residenza Santa Marta in Vaticano, e in cui il Pontefice argentino ha affrontato vari temi della nostra tra cui: la pandemia, il vaccino, i disordini negli Stati Uniti e l’aborto.
Temi caldi che sicuramente attireranno l’attenzione di molti sullo speciale e, molto probabilmente, anche polemiche, complimenti e critiche come spesso avviene per i grandi leader. Papa Francesco avrà poi modo di parlare anche di come è cambiata la sua vita a causa del virus.
Le anticipazioni dell’intervista di Fabio Marchese Ragona
Come già anticipato, sono diverse le tematiche presenti nella lunga intervista “intima” tra Papa Francesco e Fabio Marchese Ragona a partire dall’enorme “sfida” della pandemia da Covid: condanna netta di Papa Francesco al mondo No Vax, con parole molto dure «C’è un negazionismo suicida che io non saprei spiegare, ma oggi si deve prendere il vaccino […] Io credo che eticamente tutti debbano prendere il vaccino, è un’opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri».
Il suo “Sì vax” si permea in una spiegazione alquanto semplice della situazione, spiega Bergoglio :
«Quando ero bambino ricordo che c’è stata la crisi della poliomelite e tanti bambini sono poi rimasti paralitici per questo e c’era la disperazione per fare il vaccino. Quando è uscito il vaccino te lo davano con lo zucchero e c’erano tante mamme disperate… poi noi siamo cresciuti all’ombra dei vaccini, per il morbillo, per quello, per quell’altro, vaccini che ci davano da bambini… Non so perché qualcuno dice: ‘no, il vaccino è pericoloso’, ma se te lo presentano i medici come una cosa che può andare bene, che non ha dei pericoli speciali, perché non prenderlo?»
Inevitabile poi l’accenno alle recentissime incresciose scene giunte dal Congresso Usa, assaltato dai fan pro-Trump con purtroppo anche 5 morti negli scontri:
«Anche nella realtà più matura sempre c’è qualcosa che non va, di gente che prende una strada contro la comunità, contro la democrazia, contro il bene comune. Grazie a Dio questo è scoppiato e si è potuto vedere bene perché così si può mettere il rimedio»
La violenza per il Papa c’è e rimarrà sempre purtroppo, «Nessun popolo può vantarsi di non avere un giorno un caso di violenza, succede nella Storia»
ma, sostiene, «dobbiamo capire bene per non ripetere, imparare dalla Storia»
Lo speciale Papa Francesco su Canale 5
L’intervista esclusiva a Papa Francesco andrà in onda su Canale5 ma sarà disponibile anche in diretta streaming sul sito Mediaset Play raggiungibile cliccando qui proprio a partire dalle 20.35.
Subito dopo il video dovrebbe essere disponibile nella sezione on demand del sito ma potrebbe non essere visibile al di fuori dei confini Nazionali.
Nella serata, dedicata interamente a Papa Francesco, dopo l‘intervista seguirà la proiezione del film Mediaset “Chiamatemi Francesco – il Papa della gente” con la storia personale di Jorge Mario Bergoglio figlio di immigrati italiani in Argentina, dalla gioventù alla vocazione e alla nomina a Papa di otto anni fa.
Al termine del film, un commento speciale curato dal Tg5 condotto da Cesara Buonamici alla presenza di opinionisti o esperti.