CONFERENZA PROGRAMMAZIONE, ARRIVA IL SÌ UNANIME
Proposta di legge d’iniziativa di Coviello, Piro, Quarto, Baldassarre e Cariello, approvata in I^commissione, presieduta da Cariello
Esprimerà un parere motivato sul Documento di economia e finanza regionale e fornirà alla Giunta regionale informazioni utili per la predisposizione del Piano strategico regionale
La prima commissione (Affari istituzionali) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Pasquale Cariello (Lega), riunitasi presso l’Aula Dinardo ha approvato alla unanimità la proposta di legge sulla “Istituzione della Conferenza regionale per la programmazione”, d’iniziativa dei consiglieri Coviello, Piro, Quarto, Baldassarre e Cariello.
La proposta è stata illustrata da uno dal proponente Coviello che ha spiegato come essa “intende istituire la Conferenza regionale per la programmazione quale organo di natura squisitamente consultiva, in attuazione dell’art. 82, della legge statutaria regionale 17 novembre 2016, n. l.
La previsione dello Statuto regionale di istituire strumenti di raccordo istituzionale, quale appunto la Conferenza regionale per la programmazione, nasce dall’esigenza di garantire la piena interazione tra sistema politico e sistema economico/sociale, nel rispetto dei principi di trasparenza ed effettiva rappresentatività, e di consentire la massima espressione delle istanze di una comunità in ordine alle scelte strategiche in materia economica e sociale. La proposta di legge consta di 8 articoli.
L’articolo 1 istituisce la Conferenza regionale così come nelle previsioni dello statuto regionale e ne stabilisce le relative funzioni. Principalmente essa è chiamata ad esprimere un parere motivato sul Documento di economia e finanza regionale. Inoltre, fornisce alla Giunta regionale informazioni utili per la predisposizione del Piano strategico regionale sul quale è, poi, chiamata ad esprimere un parere consultivo e concorre, altresì, alla predisposizione dei provvedimenti di programmazione della Giunta”.
“La costituzione della Conferenza – si legge nella relazione – viene stabilita con decreto del Presidente della Regione. Essa è presieduta dal Presidente della Giunta regionale o da un assessore formalmente a ciò delegato, in armonia con quanto previsto dall’art. 82 dello statuto regionale. È, altresì, prevista la possibilità di delega al vicepresidente. La Conferenza si compone di 36 esponenti, individuati tra le diverse categorie previste a norma dell’art. 82 dello Statuto regionale, ovvero autonomie funzionali, categorie sociali, organizzazioni sindacali, organizzazioni del terzo settore, dell’associazionismo e del volontariato, scelti tra quelli aventi maggiore rappresentatività sul territorio. Tanto al fine di assicurare la più ampia rappresentatività di tutte le componenti sociali ed economiche della comunità regionale. Viene introdotta l’attivazione di una procedura di consultazione pubblica, preliminare alla riunione della Conferenza, da tenersi in via telematica. Trattasi di una procedura che favorisce la partecipazione pubblica e che, per quanto innovativa a livello nazionale, costituisce una pratica consolidata e molto diffusa nello scenario europeo, peraltro raccomandata dai principali organismi internazionali di cui fa parte l’Italia. Essa consente di rispettare i principi di trasparenza e proporzionalità della regolazione, fornendo garanzia al procedimento”.
“Previsto – si legge ancora – che i componenti della Conferenza restino in carica per la durata della legislatura nel corso della quale è intervenuta la nomina e, comunque, fino all’insediamento della nuova Conferenza ed è, inoltre, stabilito in novanta giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale, il termine entro il quale deve formalizzarsi la costituzione della Conferenza.
La partecipazione alle sedute della Conferenza, anche qualora sia necessaria svolgerla in presenza, è gratuita (emendamento del consigliere Polese in tal senso).
La Conferenza è convocata dal Presidente della Giunta regionale o dal vicepresidente o assessore delegato con modalità telematica almeno una volta l’anno, e almeno venti giorni prima della seduta della Conferenza tutti i suoi componenti ricevono l’avviso di convocazione con tutta la documentazione necessaria per la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno della seduta. Per consentire alla Conferenza di funzionare correttamente è, altresì, prevista l’individuazione di uno specifico ufficio regionale che garantisca il supporto di proprio personale e individui un funzionario per l’attribuzione delle funzioni di segretario della Conferenza, per l’espletamento di tutti gli adempimenti necessari. Le sedute della Conferenza, come detto, possono tenersi anche in modalità telematica per favorire un funzionamento snello ed efficace, soprattutto in condizioni di particolare necessità e disagio. Gli atti che la Conferenza adotta nell’esercizio delle funzioni riconosciutegli dallo Statuto si distinguono in pareri motivati ai sensi dell’articolo 82, comma 3 dello Statuto; informazioni finalizzate ai sensi dell’articolo 45, comma 3 dello Statuto; pareri consultivi ai sensi dell’articolo 45 del comma 4 dello Statuto; atti consultivi in sede di predisposizione dei provvedimenti di programmazione della Giunta ai sensi dell’articolo 58, comma 3 dello Statuto”.
Ai lavori della commissione hanno partecipato, oltre al presidente Cariello, i consiglieri Acito e Bellettieri (FI), Polese (Iv), Baldassarre (Idea), Quarto (Bp), Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd), Sileo e Coviello (Lega) e Trerotola (Pl).