IL CORAGGIO DI STARE DALLA PARTE DELLA LIBERA IMPRESA
Lettere lucane
Magari per qualche ragazzotto in attesa del posto fisso statale o del reddito di cittadinanza è una brutta notizia. Per me invece, che amo molto il lavoro e il benessere economico figlio dell’impegno e del sacrificio, è una notizia bellissima. Mi riferisco ai piani di investimento di Stellantis, la nuova società dell’automotive frutto della fusione di Fca e Psa, nel Mezzogiorno. Cito i dati forniti da Nando Santonastaso del “Mattino” di Napoli: “[…] circa 2 miliardi di di investimenti del Piano industriale 2018-2022 destinati a potenziare le missioni produttive di Pomigliano d’Arco (con l’avvento nell’ultimo trimestre 2021 della produzione del mini-Suv ‘Tonale’ dell’Alfa Romeo) e di Melfi (dove è cessato il ricorso agli ammortizzatori sociali”.
E ancora: “A Melfi, la partenza delle delle produzioni della Jeep Compass accanto alla Renegade e della 500 Bev ha portato a 50 nuove assunzioni nel comprensorio lucano, ormai il secondo in Italia nell’industria dopo l’Ilva per numero di addetti (7.400)”. L’ho scritto e detto numerose volte, e voglio ripeterlo a costo di sfidare le anime belle che sognano una Basilicata vergine ma senza lavoro: la Basilicata è grande a sufficienza per avere al suo interno più modelli di sviluppo (dall’agroalimentare all’automotive, dalle estrazioni petrolifere al turismo, dall’enogastronomia al manifatturiero tradizionale).
Sempre che si voglia concretamente arginare l’emigrazione. Però in Basilicata è sempre più urgente che l’opinione pubblica più responsabile esprima una visione aperta allo sviluppo e alla crescita delle imprese senza farsi intimorire dalla virulenza di certi ragazzotti statalisti e vetero-ambientalisti evidentemente col posto fisso garantito o senza figli da crescere. Per quanto mi riguarda, chiunque crea ricchezza e dà lavoro rispettando le leggi è da accogliere con grande favore e riconoscenza.