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FONDI UE, LA REGIONE A PASSO DI BRADIPO IMPANTANATA TRA LO ZERO E LO ZERO VIRGOLA

Sulla programmazione 2014-2020, il Por complementare che vale oltre 275milioni di euro è come non fosse mai partito

Regioni «meno sviluppate» come la Basilicata e avanzamento della spesa dei Fondi europei: tra lo zero assoluto e lo zero virgola percento. Dalle ultime tabelle analitiche del monitoraggio delle Politiche di coesione-Programmazione 2014-2020, con i dati aggiornati al 31 ottobre scorso, emerge chiaramente come le ombre gestionali, continuino ad essere tali, ma soprattutto come a settembre e ottobre la spesa dei Fondi europei abbia come subito un rallentamento. Il “padre padrone” deiprogrammi operativi Fesr Basilicata, Antonio Bernardo, che, tra l’altro con un solo atto di conferimento incarico, datato luglio 2014, sta accumulando una durata complessiva record, mantiene sempre la stessa andatura che oscilla tra «i modesti risultati» e la «ancora bassa percentuale di spesa».

Sommando le quote del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse) le risorse stanziate per la Basilicata, ammontano ad oltre 840 milioni di euro. Non riuscendo, però, la Regione Basilicata negli anni a raggiungere gli obiettivi di spesa, il Fondo ha subito una decurtazione. Circa 275milioni di euro sono stati spostati sul “Programma complementare Por Basilicata”. Sul Por complementare, al 31 ottobre scorso, la Regione Basilicata non è riuscita ad andare oltre lo 0,72%. Al 31 agosto, invece, per la cronaca, il risultato raggiunto la Regione si era fermata a quota a 0,69%.

I parametri utilizzati, anche a livello sovranazionale, per verificare la “capacità di spesa”, «sono quelli aventi ad oggetto il rapporto impegnatocontributo totale e pagato-contributo totale, e ciò in quanto il contributo totale rappresenta il necessario termine di confronto esterno “a monte” per verificare la dinamica della spesa “a valle”». Per la Basilicata il rapporto tra i pagamenti, 1milione e 980mila euro circa, e le risorse programmate, oltre 275milioni di euro, consegna il risultato di 0,72%. Dove, però, il “piatto piange” completamente è al capitolo “Piano stralcio Fondo progettazione dissesto idrogeologico Basilicata”. Su una dotazione finanziaria complessiva di oltre 6milioni di euro, la Basilicata risulta aver speso, o meglio non speso, zero euro. Proseguendo, le tabelle del monitoraggio riportano come tra Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e Fondo sociale europeo (Fse), la Regione Basilicata si sia fermata al 38,86%.

Nè complessivamente, nè singolarmente, l’agognato obiettivo del raggiungimento del 50% della spesa sul totale, appare a un passo. Sempre in riferimento al rapporto tra pagamenti e dotazione complessiva del Fondo, in riferimento al Fesr (550milioni e 600mila euro circa), la relativa quota percentuale segna 43,84%. Mentre per il Fse (289milioni e 600mila euro circa), la quota percentuale in questione è risultata, al 31 ottobre scorso, pari a 29,40%. Per il Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, il giro di boa appare ancora un vero e proprio miraggio. Lontano dalla metà del percorso, anche il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr): la Basilicata ha speso il 45,03%. dei 671 milioni di euro di risorse complessive. Peggio della Basilicata soltanto Marche, Abruzzo, Puglia e Liguria

Ferdinando Moliterni

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