SAN CARLO, DIRIGENTI AMMINISTRATIVI: INFLAZIONE – A POTENZA SI PESTANO I PIEDI, A MATERA SCALZI
Emblematico e paradossale il caso Falasca: la questione ritorni, Mecca e Giordano, ha ulteriormente complicato il quadro
I nflazionati i dirigenti amministrativi dell’Aor San Carlo di Potenza anche per effetto di incarichi a tempo determinato sulla base di una norma non applicabile, per l’appunto l’art. 15 septies del decreto legislativo n.502-92 e successive modificazioni se non a certe condizioni. LA NORMA Andiamo per ordine. Qual è il contenuto di questa norma? I direttori generali delle Aziende Sanitarie ed ospedaliere possono conferire incarichi per l’espletamento di funzioni di particolare rilevanza e di interesse strategico, mediante la stipula di contratti a tempo determinato e con rapporto esclusivo, a laureati di comprovata e particolare esperienza professionale che abbiano svolto attività in Organismi ed Enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni apicali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro. I predetti contratti possono essere stipulati per il ruolo della dirigenza tecnica,amministrativa e professionale per un numero non superiore al 5% della dotazione organica di tali dirigenze. Inoltre questi contratti possono essere stipulati sulla base di direttive regionali.
A ciò si aggiunge una norma intervenuta nel 2012 con legge del 6 luglio n.95 che ha stabilito la sospensione dei predetti contratti o i rinnovi nel caso in cui non si sia provveduto a una riduzione dei posti letto ad un livello non superiore a 3,7 per mille abitanti,comprensivi dello 0,7 per la cronicità e la riabilitazione con un tasso di ospedalizzazione pari al 160 per mille abitanti di cui 25% riferito a ricoveri diurni. Inoltre la norma stabilisce che la riduzione dei posti letto da va conseguita attraverso la soppressione di unità operative complesse. Questa è la norma da rispettare.
SAN CARLO: CASO FALASCA Il San Carlo nel 2016 conferisce un incarico a tempo determinato ex art.15 septies del decreto legislativo 502-92 ad un dirigente amministrativo in servizio presso l’Asl di Matera quale direttore della Uoc EconomatoProvveditorato,tale dottor Davide Falasca, successivamente coinvolto nell’indagine sulla Sanità Lucana, e lo destina per cinque anni, non nel settore dove aveva maturato una specifica esperienza quasi decennale, ammesso che c’e ne fosse necessità, ma in una unità operativa totalmente diversa e cioè Affari Generali e Segreteria Direzionale. Non vi era bisogno di scomodare l’art 15 septies per reclutare con la scorciatoia di un mero colloquio,un dirigente da collocare in una Uoc che era facilmente assegnabile a dirigenti già interni al San Carlo senza incarico di struttura complessa. L’art.15 septies si utilizza per ricercare professionalità specifiche e altamente specializzate.
Con tutto il rispetto della Uoc che dirige il dottor Falasca non ci sembra che occorreva una particolarissima competenza che peraltro l’interessato mai aveva maturato in nessuna Asl. Ma va bene così. Andando avanti ci risulta che quell’incarico preceduto da un velocissimo avviso e colloquio così come prevede la norma è avvenuto senza che vi fosse una direttiva regionale che ne disciplinasse le modalità e per giunta senza,salvo smentite,si fosse attuata nell’azienda riduzione e dei nostri letto attraverso la soppressione delle corrispondenti strutture complesse. Oltre ad una non chiara evidenza che vi fosse la possibilità nell’ambito del 5% dei posti della dirigenza tecnica professionale ed amministrativa di stipulare n. 1 contratto ex art.15 septies
. Ovviamente questo è quello che a noi risulta. Inoltre la domanda che viene da farsi è la seguente: era necessario conferire tale incarico per un lavoro di routine che avrebbe potuto fare o un dirigente già interno o assumendo senza scorciatoia ma con una selezione per titoli e prove scritte,pratiche e orali un dirigente a tempo indeterminato?. Ed ora che l’incarico volge al termine cosa accadrà? Si procederà rinnovo o a trovare qualche altro escamotage per mantenerlo al San Carlo nonostante allo stato risultano esserci più dirigenti amministrativi che Strutture Complesse?
AL SAN CARLO SI PESTANO I PIEDI A MATERA VANNO A PIEDI: SCALZI Col rientro dell’ex direttore amministrativo della Asl di Matera, Raffaele Giordano, che andrà a ricoprire l’incarico che per legge gli spetta, avendo avuto diritto, durante il periodo di aspettativa dal servizio per ricoprire altri incarichi, al mantenimento della struttura complessa di cui era titolare, cioè l’economico-finanziario, cosa accadrà all’attuale dirigente amministrativo Patrizia Vinci che regge quella struttura dopo essere stata “sfrattata” da quella delle Risorse Umane a seguito di altro rientro in servizio e precisamente dell’ex direttore amministrativo del Crob di Rionero Cristiana Mecca? La dottoressa Vinci perderà la Struttura Complessa perché una è occupata da un esterno, come il dottor Falasca?
Qualcuno dovrebbe spiegarlo e non solo a Cronache Lucane. Quel qualcuno, magari, saprà spiegare anche perché con l’inflazione di dirigenti amministrativi al San Carlo determinata anche dalla presenza del dottor Falasca, dipendente dell’Asm di Matera, la sua stessa Asl di provenienza paga ad un dirigente amministrativo in convenzione con l’Asp di Potenza 60 euro all’ora per colmare la vacanza temporanea del posto di cui è titolare in aspettativa il dottor Falasca? Ciò appare veramente paradossale. Al San Carlo si pestano i piedi, a Matera camminano a piedi nudi e pure a caro prezzo. La Corte dei Conti potrebbe battere un colpo, s’attende.