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TRASFORMAZIONE ASI POTENZA IN BAD COMPANY: OK DALLE COMMISSIONI AL DDL “API BAS SPA”

Il disegno di legge “Scioglimento del Consorzio industriale della Provincia di Potenza e costituzione della società aree produttive industriali Basilicata

Il disegno di legge “Scioglimento del Consorzio industriale della Provincia di Potenza e costituzione della società aree produttive industriali Basilicata Spa” ha ottenuto il via libera dalla prima e dalla terza Commissione consiliare, riunitesi ieri in seduta congiunta. Il provvedimento è stato licenziato con parere favorevole all’unanimità dei presenti, nello specifico dai consiglieri regionali di centrodestra. I consiglieri dell’opposizione Braia e Polese (Iv), Cifarelli (Pd), Carlucci e Leggieri (M5s) hanno, invece, dichiarato di non partecipare al voto. Ad illustrare il disegno di legge, l’assessore alle Attività produttive, Francesco Cupparo. Auditi anche il commissario del Consorzio industriale di Potenza, Francesco Pagano, l’amministratore dell’Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (Egrib), Canio Santarsiero, la dirigente generale del dipartimento Politiche di sviluppo, lavoro formazione e ricerca, Maria Carmela Panetta, il dirigente del settore legislativo e di consulenza giuridica del Gabinetto, Antonio Ferrara.

Con il ddl si autorizza la Giunta regionale a costituire con propria deliberazione da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, una società per azioni denominata Aree Produttive Industriali Basilicata S.p.A. (API-Bas S.p.A.). «La società come da articolo 1 del Ddl ha per scopo la promozione dello sviluppo industriale e del perseguimento della sostenibilità ambientale delle aree produttive in coerenza con gli indirizzi e le scelte programmatiche della Regione volte al perseguimento delle proprie finalità istituzionali». Con l’articolo 2 si prevede che «il Consorzio per lo Sviluppo industriale della Provincia di Potenza è posto in liquidazione e, contestualmente, la Giunta regionale, con proprio provvedimento, nomina il liquidatore che subentra in tutti gli organi gestori, ordinari e straordinari, del Consorzio».

Al temine della procedura di liquidazione, il Consorzio sarà sciolto. Il Ddl, inoltre, stabilisce che le singole posizioni debitorie del Consorzio «non transitano all’API-Bas Spa ovvero nel bilancio della Regione e che il patrimonio disponibile del Consorzio è interamente ed esclusivamente destinato al soddisfacimento dei creditori da parte del liquidatore». La concessione in uso e la gestione di tutti gli impianti di accumulo, sollevamento, trattamento, distribuzione, depurazione delle acque e dei reflui industriali e delle reti di distribuzione di acqua ad uso industriale e di collettamento reflui siti nelle aree industriali della Provincia di Potenza, «è attribuita all’Ente gestore del servizio idrico integrato in Basilicata». Al fine di evitare interruzioni dei servizi pubblici essenziali e garantire alle aziende la continuità produttiva, il trasferimento all’ente gestore delle reti e degli impianti di depurazione reflui riguarda esclusivamente quelli nei quali le imprese sono autorizzate allo scarico in pubblica fognatura.

L’Api-Bas Spa opererà a supporto della Regione e, tra l’altro, gestirà unitariamente, nel rispetto delle indicazioni programmatiche della Regione, le azioni da promuovere nelle Zone Economiche Speciali, Zone Franche doganali, aree Sin, aree di crisi complesse e non complesse, riscuote i corrispettivi dovuti dai soggetti insediati nelle aree industriali a fronte dell’utilizzo o dell’attività di gestione e manutenzione di opere o impianti di competenza o proprietà dell’Api-Bas Spa. Il capitale sociale è detenuto interamente dalla Regione Basilicata ed è determinato inizialmente in 5 milioni di euro. La Giunta regionale, al termine della procedura di liquidazione e al conseguente scioglimento del Consorzio, adotterà un regolamento di delegificazione recante la disciplina organica della gestione, promozione e valorizzazione delle aree produttive regionali.

«La decisione della Regione Basilicata di razionalizzare la gestione delle aree industriali e la promozione dell’offerta localizzativa si legge nella relazione del Ddl risponde alla necessità di costituire quella adeguata massa critica che costituisce presupposto essenziale all’introduzione di un nuovo modello in grado di pianificare e accompagnare l’attuale complessa transizione, recuperando competitività di sistema, per mezzo di una gestione unitaria, organica e coordinata delle risorse disponibili che andranno canalizzate in una pluralità di progetti obiettivo e iniziative a sportello».

«Il soggetto che riunirà tutte le competenze in materia di promozione dello sviluppo industriale denominato “Aree Produttive Industriali Basilicata S.p.A.” si apprende ancora dalla relazione sarà organizzato in forma societaria nel rispetto dello Statuto regionale e delle norme del Decreto legislativo 175 del 2016. Il modulo dell’Ente pubblico economico, già da anni sperimentato sul territorio dagli attuali Consorzi non si è infatti rivelato in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze dell’attuale assetto delle competenze da regolare nonché dell’utenza cui è destinato il servizio». «Per tale ragione viene spiegato nella relazione si è optato, non senza uno sguardo ad altre esperienze analoghe per la costituzione di una società a totale partecipazione pubblica. Il decreto legislativo n. 175/2016 stabilisce (art 3) che le amministrazioni pubbliche possono partecipare esclusivamente a società anche consortili costituite in forma di società per azioni o di società a responsabilità limitata; anche in forma cooperativa a condizione che tali società (art 4) abbiano ad oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali».

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