DISCARICA DI SALANDRA: L’APPALTO FINISCE NEI RADAR DEL PREFETTO
Procedure e trasparenza mancata: ricevuto il “dossier”, Argentieri subito ha chiesto al sindaco Soranno «dettagliate notizie»
Bonifica, da oltre 3milioni di euro, della discarica di Salandra in località Piano del Governo: anche il Prefetto di Matera ha deciso che va fatta chiarezza. «Attesa la rilevanza degli argomenti sollevati sotto il profilo della tutela dell’ambiente ha scritto il Prefetto Rinaldo Argentieri, in pari data (ieri, ndr), sono state richieste al Sindaco di Salandra dettagliate notizie su quanto rappresentato». Questa la risposta di Argentieri in relazione al “dossier” Salandra, la discarica è ancora in infrazione europea, inviato da Pio Abiusi in qualità di componente dell’associazione Ambiente e legalità. Riguardo all’appalto in corso, la finestra temporale per la presentazione delle offerte si è chiusa il 18 dicembre scorso, due le tematiche dai contorni opachi e che attengono a profili tanto procedurali, quanto di trasparenza amministrativa.
Quando a una manciata di giorni dall’elezione, avvenuta a seguito della tornata elettorale del settembre scorso, il neo sindaco Giuseppe Soranno propose per la revoca del bando di gara che il suo predecessore aveva, l’estate scorso, affidato alla Stazione unica appaltante (Sua) della Provincia di Matera, il primo cittadino di Salandra addusse la giustificazione che, “a modo suo”, si sarebbe fatto più velocemente.
A distanza di mesi, ogni giorno che trascorre in più, sembra, tuttavia, allontanare il sindaco dall’obiettivo dell’impegno sulla celerità. Ad ogni modo, tempi procedurali a parte, un dato è evidente: col cambio da Sua a “Mia”, la trasparenza amministrativa è andata completamente perduta. Nulla si sa e, forse, nulla si deve sapere. Neanche sull’accesso civico, dal Comune forniscono risposte. Dal 10 dicembre scorso, sul tema, barricati dietro un insolito silenzio sia il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Comune, nella persona di Virginia Olimpia D’Alessandro, sia il Responsabile unico del procedimento, nella persona dell’ingegnere Domenico Terranova. Il decreto legislativo del 2016, che prevede la pubblicazione di tutti gli atti relativi al bando è chiaro e inequivoco, ma a Salandra, però, si fa leva sul qui pro quo tra Stazione appaltante e piattaforma Asmel Consortile Scarl.
Il punto focale è che, e c’è giurisprudenza in merito, la Stazione appaltante, nel caso di Salandra, è il Comune, mentre Asmel Consortile risulta essere centrale di committenza per la sola gestione della procedura di appalto. Indizione della procedura di gara e bando della stessa, sono atti entrambi provenienti dal Comune di Salandra, che funge da amministrazione aggiudicatrice e committente.
Il procedimento per i lavori della discarica di Piano del Governo si è svolto attraverso l’utilizzo della piattaforma telematica dell’Asmel, secondo le regole dettate nel bando e nel disciplinare di gara predisposti dall’Ente comunale. Asmel Consortile, di conseguenza è indicata come centrale di committenza per la sola gestione della procedura di appalto. «Si tratta di attività di committenza ausiliari hanno scritto i massimi giudici amministrativi italiani del Consiglio di Stato in una sentenza relativa ad altro contenzioso -, e specificamente della gestione della procedura di appalto in nome e per conto della Stazione appaltante interessata». A conferma che il Comune di Salandra sia la Stazione appaltante, con tutto ciò che il dato comporta anche e soprattutto in termini di trasparenza amministrativa, l’ultimo aggiornamento sulla procedura d’appalto.
Dopo l’articolo di Cronache lucane «Discarica di Salandra, trasparenza cercasi: l’appalto è “top secret”», nominata la Commissione giudicatrice. La nomina e la costituzione, a pena di invalidità degli atti compiuti, deve avvenire dopo la scadenza del termine utile per presentare le offerte «al fine di evitare condizionamenti sulla regolarità della procedura che potrebbero derivare da una conoscenza anticipata dei nomi dei componenti dell’organo collegiale». Come già precisato, il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 18 dicembre scorso.
Ad ogni modo più che l’elemento temporale, è un altro il dato che in questo contesto preme evidenziare. L’Asmel consortile con la scelta dei 3 componenti della Commissione giudicatrice per l’appalto, da oltre 3milioni di euro, dei lavori di copertura superficiale finale della discarica comunale in infrazione europea, non centra nulla. Tanto che a procedere sulla nomina del Presidente e dei 2 Commissari esperti, è stata l’Area tecnica-Ufficio dei lavori pubblici, del Comune di Salandra. Più Stazione appaltante di così… Adesso anche il Prefetto di Matera, ha nel radar l’appalto della discarica in località Piano del Governo