A BANZI, CAFFIO OMAGGIA L’ARMA
Il Sindaco con l’Anci Basilicata e l’Upi: «straordinario impegno e spirito di abnegazione»
Sono stati mesi difficili per tutti, anche per chi, in prima linea, sfidando il contagio da Covid, ha presidiato il territorio per garantire sicurezza ai cittadini.
«Per lo straordinario impegno e spirito di abnegazione profuso -asserisce il sindaco di Banzi Pasquale Caffio– l’Associazione Nazionale Comuni Italiani di Basilicata, l’Unione delle Province d’Italia e l’Amministrazione Comunale di Banzi tributano, con ammirata gratitudine e a nome di tutta la cittadinanza, l‘Arma dei Carabinieri e la locale Stazione nella persona del Comandante Giulio Cicciomessere per le attività di sostegno, soccorso e controllo svolte con particolare intensità in questo difficile periodo».
Un encomio che ha riscosso il plauso indistinto di cittadini e Istituzioni scavalcando i confini regionali. Congratulazioni giungono a nome del Presidente Salluzzi e soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri Viareggio, così come da Lucca, dal Presidente Tafaro dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.
Oltre ai servizi preventivi sul territorio finalizzati a verificare il rispetto dei provvedimenti del Governo per contenere l’epidemia in corso, allargando lo sguardo in tutta la regione, non sono mancati gesti di vicinanza da parte di militari dell’Arma che, con grande generosità, hanno offerto il loro sostegno alle persone in difficoltà, soprattutto a quelle anziane o sole.
Resta sempre valido l’invito dell’Arma a rivolgersi alle Stazioni locali ed al Numero Unico di Emergenza 112, “segnalando ogni esigenza, così da consentire di poter attuare misure tempestive e risolutive in ordine alle più diverse occorrenze o situazioni emergenziali che dovessero insorgere e richiedere un pronto intervento”.
A fine 2020, ribattezzato comunemente “annus horribilis”, il Comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri, per spiegare come l’Arma ha saputo fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria dichiarava: «Dall’inizio della pandemia abbiamo avuto oltre 3mila e 200 contagiati, abbiamo avuto, in totale, 12 deceduti -ed ancora- All’inizio mancava tutto. Avevamo difficoltà organizzative, ma nessuno su è tirato indietro. Non avevamo a disposizione i dispositivi di protezione individuale, ma i miei uomini non si sono arresi. L’Arma non chiude, perché lo Stato non può chiudere. Abbiamo avuto una media di 35mila uomini solo ed esclusivamente impiegati per il Covid-19. I miei militari, di cui ho il privilegio di essere il comandante generale, hanno fatto di tutto. Il nostro servizio è essere vicino alla popolazione e i miei militari hanno continuato, anche in questo periodo così lungo, continuano a essere sulle strade. Gli dico sempre “non sentitevi solo un numero”».