DAL BOOM DI MATERA CAPITALE ALLA CRISI COVID TOUR OPERATORS: «SIAMO IN ATTESA DELLA VERA “RIPARTENZA”»
Il lungo inverno del turismo materano: un brutto segno meno dai dati istat, l’allarme del settore
La prima parola che salta alla mente quando si parla di turismo, è “viaggiare”, vale a dire fare tutto ciò che le norme anti covid vietano nella maniera più categorica. Inoltre, in principio di pandemia, quando si fu costretti a dividere drasticamente ciò che nella vita è “essenziale” per consentirlo e ciò che non lo è, per vietarlo, il turismo venne incluso proprio tra le attività non necessarie! Fortuna che il grande Hermann Hesse non si è trovato, altrimenti avrebbe avuto molto da ridire su una tale definizione di “essenziale”! Non potendo dunque spostarci e narrare le bellezze di Matera che attraggono moltissimi turisti da tutto il mondo, abbiamo pensato di fare un simbolico “viaggio” esplorativo attraverso i dati e le statistiche del turismo, per vedere come questa lunga chiusura abbia inciso sull’economia e soprattutto sulla vita di tanti operatori del comparto e per cercare di capire se concretamente c’è ancora margine per salvare la stagione 2021. Certo “partire” dai dati ISTAT non è confortante, essi infatti dicono, con riferimento alla prima metà del 2020 e con un focus sui luoghi come Matera a vocazione culturale, storico, artistica e paesaggistica, che si è registrato un -54% finale con una punta del -91% ad aprile. Crollo vistoso dei turisti provenienti dalla Francia -66% e totale dagli USA -95%. Una flessione complessiva del 70% degli arrivi. Ora tradurre le percentuali appena indicate in perdite economiche dà risultati catastrofici. «La ripresa in un settore come quello del turismo dove la programmazione e i meccanismi di marketing e realizzazione del viaggio richiedono tempi di lungo periodo, non può certo avvenire da un giorno all’altro – ci dice un tour operator materano, che poi aggiunge – Inoltre, le misure anti-Covid hanno come minimo dimezzato, a seguito del distanziamento, l’utilizzabilità della capienza dei mezzi di trasporto e ciò vuol dire più costi e meno viaggi». Non va meglio agli alberghi e ai numerosi B&B di cui i Sassi sono costellati. «L’ estate 2020, con “Matera Covid free” ci aveva riportato i grandi numeri del turismo cui il 2019 ci aveva abituato – a parlare è il proprietario di un rinomato hotel dei Sassi – ma purtroppo è stata una “falsa ripartenza” perché la pandemia non era affatto sparita anzi subito dopo è tornata costringendoci a una chiusura totale». Dispiace pensare che migliaia di persone impiegate nell’indotto alberghiero materano siano da mesi a casa in cassa integrazione a singhiozzo e con pochissime prospettive per la nuova stagione. Se si riparte lo si farà a guadagni dimezzati e andando avanti giorno per giorno; sarà un pò come navigare a vista. La vera ripresa turistica ci sarà solo a regioni e frontiere spalancate, allorquando le restrizioni e la distruttiva monotonia dei limiti ordinari agli spostamenti cadranno in tutt’uno con la pandemia, perché, proprio come diceva Hesse: “Viaggiare significa rinunciare al quotidiano per lo straordinario”.