GIORNO DELLA MEMORIA, MAULELLA E CICALA SE NE DIMENTICANO AFFIDAMENTO IN URGENZA
Dal presidente e dal coordinatore della Struttura eventi ancora gaffes: l’eccezionalità delle procedure come consuetudine
C onsiglio regionale e appalti, ormai l’«urgenza» è sempre più ordinaria prassi amministrativa. Il duo composto dal presidente Cicala e dal coordinatore della Struttura di informazione, comunicazione ed eventi del Consiglio, Maulella Barrese, ne ha combinata un’altra e ci sarebbe da piangere, se non fosse tutto da ridere. In Italia, la legge per l’istituzione del “Giorno della Memoria”, ricorrenza commemorativa dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, risale a 21 anni 20: era il 2000. Scelta come data, il 27 gennaio. Si direbbe tutto notorio e scontato, ma non in Basilicata e al Consiglio regionale.
Del resto soltanto 5 giorni prima del “Giorno del ricordo” ecco «l’urgenza di avviare le procedure per garantire tutti i servizi con la giusta tempistica, non essendo rinviabile ed ormai prossima la data degli eventi». Di conseguenza, con «urgenza», l’affidamento diretto. Per la cronaca ,il vicino di casa di Cicala a Viggiano, Maulella Barrese, ha a disposizione per le celebrazioni dei 2 eventi, Giorno della Memoria e Giorno del Ricordo (10 febbraio), 20mila euro. Del resto, esempi che l’«urgenza» al Consiglio regionale sia presunta, più che effettiva, poichè legata a mancata programmazione e a un procedere a tentoni, non mancano. Manifesti i riferimenti a certa gestione del budget per iniziative e gare inerenti alle celebrazioni, rimanendo nel perimetro delle ricorrenze, relative al cinquantesimo anniversario dell’istituzione della Regione Basilicata. Anche in questo caso, l’anno del cinquantenario rappresentava un dato conosciuto da tempo e sicuramente non scoperto l’anno scorso. Eppure, nel Consiglio delle deroghe e delle deroghe delle deroghe, è andato in proroga anche il 50° anniversario. C’è per esempio, la gara per logotipo e payoff della ricorrenza.
Con tutto un anno a disposizione e con un verbale del gruppo di lavoro appositamente nominato che attesta come il duo Cicala-Maulella già al 18 febbraio dell’anno scorso fosse a conoscenza che «non vi sono, all’interno dell’Ente, le necessarie figure professionali per la realizzazione del logotipo e del payoff e che, pertanto, è necessario affidare l’incarico ad una ditta esterna», la data di «effettivo inizio dei lavori o forniture», riporta testualmente 28 dicembre 2020: 72 ore prima del rintocco finale del 50esimo anniversario dell’istituzione della Regione Basilicata. Ad oggi, sul fatto che «i lavori» siano stati conclusi e consegnati, aleggia ancora del mistero. Si tratta di un appalto, quello del logotipo e del payoff, a base d’asta di 5mila euro e affidato il 23 dicembre scorso alla Pubbli Press Srl, unica partecipante che ha risposto alla richiesta di offerta, che se lo è aggiudicato con un ribasso di 1 euro: offerta, 4mila e 999 euro.
L’elogio della lentezza in Consiglio, a seconda della prospettiva, scarsa efficienza, emerge da plurime angolature. Basta spostarsi di settore, per ritrovare la costante ancora presente. È il caso, per esempio, dello svolgimento delle sedute in modalità telematica. Nel merito, i due nuovi articoli del Regolamento consiliare, il 53 bis ed il 54 bis, sono stati approvati nel marzo dell’anno scorso. Poi a dicembre, la delibera del Consiglio, per modificare proprio il 53bis. Soltanto ora a gennaio, dopo oltre 1 mese, l’Ufficio di presidenza ha individuato e stabilito i criteri per il corretto svolgimento delle riunioni del Consiglio regionale, delle Commissioni e degli altri Organismi consiliari «in modalità telematica o in modalità mista in presenza e telematica mediante collegamento in audio-videoconferenza».
Così come dopo oltre un anno, in conformità delle prescrizioni dettate dall’Anticorruzione nazionale (Anac), aggiornate nel luglio del 2019 al decreto convertito in legge nel giugno dello stesso anno, il Consiglio regionale ha predisposto un nuovo “Disciplinare per gli acquisti di beni e servizi sotto soglia”. Molto le linee guida dell’Anac contengono soprattutto in relazione alla rotazione degli inviti e degli affidamenti. Tra l’altro l’Anac ha precisato pure che anche per gli appalti sotto soglia, «il confronto dei preventivi di spesa forniti da due o più operatori economici rappresenta una best practice anche alla luce del principio di concorrenza».
Al Consiglio, adesso, accortisi che «appare evidente che l’adozione di un nuovo disciplinare in sostituzione del precedente (2016, ndr), costituisce, allo stato, un adempimento non solo raccomandabile per l’estrema utilità che ne deriverebbe, ma essenziale per gestire al meglio le procedure che il disciplinare stesso è chiamato a regolamentare», hanno così varato il documento. Ciò anche, ma non solo, per «attuare correttamente il principio di rotazione». Così come al Consiglio regionale non mancheranno appalti e affidamenti, soltanto il fresco d’approvazione Piano annuale per gli interventi informatici del 2021 ammonta a 285mila euro, anche certa “inadeguatezza” gestionale e amministrativa, allo stato attuale, è molto probabile che permanga. Ma chissà. L’aggiornamento delle regole, sono un primo passo, ma il resto spetterà ai burocrati regionali.