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LE DIMISSIONI DI CONTE SI RIPERCUOTONO SULLA CRISI IN REGIONE: TUTTO IN STAND BY

Come anticipato da Cronache slitta il Consiglio regionale e anche l’incontro romano di Bardi con i vertici del centrodestra

Una crisi più vasta che ingloba al suo interno una crisi di dimensioni decisamente più ridotte. È questa l’immagine che viene fuori osservando attentamente quello che succede a livello nazionale e regionale. La crisi di governo che porta alle dimissioni di Conte rischia di scatenarsi come uno Tsunami sulla crisi che si è aperta anche in Regione Basilicata con le dimissioni dell’assessore Franco Cupparo. Come già anticipato da queste colonne nell’edizione di ieri, il primo effetto dei mal di pancia regionali si è palesato con lo spostamento del Consiglio regionale.

Cronache Lucane aveva anticipato che sarebbe accaduto, specificando che la situazione è certamente più seria di quello che invece alcuni componenti della maggioranza di centrodestra vogliono far passare come un semplice atto impulsino che vorrebbe portare a un «chiarimento» una volta per tutte. In realtà se così fosse stato il presidente del Consiglio Carmine Cicala avrebbe annunciato un semplice slittamento dell’Assise, mentre dalle poche righe che si leggono dal Consiglio dopo essersi confrontato con i capigruppo Cicala ha dovuto rimandare a data da destinare. Insomma, non so discuterà affatto in tempi brevi della riforma dei Consorzi industriali e il rientro di Cupparo in Giunta non è poi così scontato. L’incontro a Roma con i vertici regionali e nazionali del centrodestra che Bardi aveva fissato per oggi è slittato, anche questo proprio come il Consiglio a data da destinarsi. Anzi, fonti interne riferiscono che Bardi potrebbe non salire neanche oggi a Roma ma attendere una chiamata nei prossimi giorni dai segretari regionali.

La dimissioni del premier Conte si sono abbattute come una tegola sulla crisi regionale. Per il governatore lucano saranno giorni di attesa, nulla si risolverà con un colpo di spugna come invece si auguravano fonti vicine a Bardi. I vertici nazionali di centrodestra sono ora alle prese con una crisi non solo più grande ma che addirittura potrebbe mutare assetti politici importanti, e, perchè no, aprire anche a nuove alleanze.

Ripercussioni che proprio come una cascata si affacciano anche sull’asse del centrodestra lucano. La maggioranza di Bardi potrebbe tra qualche giorno avere una nuova “geografia” politica se a livello nazionale si dovessero aprire nuovi spiragli. Non è affatto detto che il governatore lucano per rimanere in sella debba solamente dialogare con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Le voci che si susseguono a Roma sembrano destinate a vedere nuovamente Italia Viva al centro di un profondo dialogo. Si fanno sempre più insistenti le voci che vedrebbero la creazione di un grande centro democratico.

Situazione che potrebbe rispecchiarsi anche in Basilicata, tenendo conto che la maggioranza di Bardi, ormai da tempo è ostaggio di veti e contro veti soprattutto da parte di alcuni esponenti della Lega, si trova al centro di una crisi politica giocata, questa volta, alla luce del sole. Staremo a vedere nei prossimi giorni quali sviluppi avrà il conflitto aperto in Consiglio regionale. Certo è che le dimissioni di Conte non lasciano tanto tranquillo il dimissionario Franco Cupparo e alcuni esponenti della maggioranza. Lo scossone dato da Cupparo per provare a far fuori anche Fratelli d’Italia dalla Giunta, provando così a chiedere la testa dell’unico assessore esterno (Gianni Rosa) dopo la mancata allineatura di Vizziello non è detto che si ribalti a loro favore.

In realtà questa mossa non potrebbe costare cara solo ai membri di Fratelli d’Italia ma potrebbe essere l’avvio di un rimpasto di Giunta dettato dalle strategie romane che questa volta non sembrano avere, per nulla, un esito scontato.

 

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