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POLIZIA DI STATO, SISTEMI VIDEOSORVEGLIANZA L’APPALTO È OK: PAROLA DELL’ANTICORRUZIONE

Sulla gara milionaria vinta da Fastweb, la pugliese Sistec Srl ha contestato l’esclusione. Per l’Anac tutto regolare: «Atto dovuto e vincolato»

Videosorveglianza cittadina delle regioni Basilicata e Puglia: sul “restyling”, o meglio l’aggiornamento tecnologico con annesso servizio di assistenza evolutiva, prevista anche la formazione sul «software di gestione» del personale impiegato presso le “Sale Controllo” lucane, c’è adesso l’ok anche dell’Anticorruzione nazionale (Anac). Sull’aggiudicazione dell’appalto milionario, l’importo a base di gara era pari a 3milioni e 395mila euro, la Stazione appaltante, il Dipartimento della pubblica sicurezza, ha operato bene.

Ciò anche con riferimento ai tempi. In riferimento agli impianti di videosorveglianza lucani e pugliesi, la loro efficacia è stata giudica di “indubbia valenza sotto il profilo della repressione della commissione di reati e per la sua efficace azione di deterrenza sotto il parallelo profilo della prevenzione di fenomeni delittuosi”. Il precedente contratto d’appalto scadeva il 31 dicembre scorso, ma con la gara azionata per tempo, l’aggiudicazione definitiva è stato protocollata esattamente il giorno precedente: 30 dicembre. La Polizia di Stato lucana si affiderà a Fastweb aggiudicataria dell’appalto triennale al prezzo di poco più di 3milioni di euro.

Sono 54 i siti interessati nella provincia di Potenza, il modello generale dell’impianto prevede che in ogni provincia sia presente una sala apparati, in genere ubicata presso la Questura del capoluogo di provincia, per 50 telecamere di videosorveglianza e 39 telecamere di lettura targhe. 31, invece, i siti interessati nella provincia di Matera per 30 telecamere di videosorveglianza e 19 di lettura targhe. Ad ogni modo, riprendendo le fila dell’appalto, 3 le partecipanti: Fastweb, il raggruppamento temporaneo di impresa (Rti) costituito dalla Leonardo Spa, Nabacom Srl e Tech Tron Srl, e, infine, la Sistec Srl con sede legale a Molfetta in provincia di Bari.

La prima, Fastweb, come già rilevato vincitrice, mentre l’Rti e Sistec escluse. Proprio quest’ultima società, però, indipendentemente dal fatto che il relativo decreto del 3 dicembre scorso può essere impugnato, nei tempi previsti, con ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio, si è rivolta all’Anac per un parere sull’oggetto dell’esclusione: la non conformità delle telecamere offerte con il software Vms Milestone Xprotect Corporate. In sintesi, per la Commissione giudicatrice, le “telecamere Ptz” di videosorveglianza e di “tipo fisso” sono risultate «non rispondenti alle caratteristiche minime stabilite dalla documentazione di gara».

Le telecamere, per esempio, supererebbero «le dimensioni massime di altezza previste dal capitolato tecnico». Più precisamente, le telecamere offerte non sono risultate inserite nella lista di compatibilità dei dispositivi supportati dal software Milestone e, inoltre, la Sistec Srl «non ha prodotto, in sede di gara, la dichiarazione contente l’impegno ad effettuare, a proprie spese, le attività di sviluppo software e testing necessarie a garantire la corretta integrazione tra le telecamere e il software». Per la Sistec, contestazioni infondate per una serie di motivazioni. Tra queste, come sostenuto all’Anac, l’aver prodotto 2 dichiarazioni rilasciate dal produttore delle telecamere circa la loro compatibilità con due tipologie di software Milestone e che, di conseguenza, attesa la conformità del prodotto offerto, non era necessaria la dichiarazione contenente l’impegno ad effettuare, a proprie spese, le attività di sviluppo software e testing necessarie a garantire l’integrazione tra dispositivo e software. Impegno previsto, «solo per l’ipotesi di non compatibilità». Sulle dimensioni, poi, essendo lo sforamento della dimensione in altezza della telecamera proposta pari a soli 0,35 millimetri, lo stesso sarebbe «irrisorio e ininfluente» ai fini dell’esecuzione del servizio.

Il Dipartimento della pubblica sicurezza, però, ha dimostrato di aver prima eseguito un controllo sul sito web della Milestone e poi effettuato un confronto con i Referenti del software, accertando così che le telecamere offerte dalla Sistec «non risultano inserite nella lista di compatibilità dei dispositivi supportati dal software Milestone». In base a questi e altri dettagli, l’Anac ha sancito l’«adeguatezza dell’istruttoria condotta dalla Stazione appaltante», appurando come gli esiti dell’accertamento tecnico compiuto hanno reso l’esclusione dalla gara «un atto dovuto e vincolato». In conclusione, corretto l’operato della Stazione appaltante, e anche per l’Anac giusta l’esclusione.

Ferdinando Moliterni

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