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TRA FILE E POLEMICHE SOCIAL, A POTENZA HA AVUTO INIZIO LO SCREENING SCOLASTICO

Avvisi in “notturna”, code di decine di metri e post a non finire sul web: la calma è tornata solo con l’arrivo delle Forze dell’ordine

Non c’è pace per il capoluogo di regione: con qualche ritardo, sono iniziati ieri gli screening di stampo scolastico, così come annunciato dal sindaco Guarente dopo l’ultimo consiglio comunale. Se si pensa che l’avvio delle scuole era già da tempo stato fissato al primo febbraio, le operazioni sono giunte, praticamente al limitare dello start fissato, seppur durante il Consiglio comunale Guarente abbia sottolineato la volontà di volerla fare proprio a ridosso dell’inizio, per avere un quadro “dell’ultimo minuto” sulla situazione.

Come vi avevamo raccontato nell’edizione dello scorso 25 gennaio, durante il Consiglio comunale il primo cittadino Guarente ha risposto a diverse questioni inerenti proprio lo screening cittadino e scolastico, in seguito a due specifiche interrogazioni (poi accorpate per facilità di risposta e per naturale comunanza d’argomento, durante lo svolgimento dell’assise) dei consiglieri comunali Blasi e Smaldone. In modo particolare, oltre ad indicare le date in cui avrebbero dovuto svolgersi gli screening (ovvero inizialmente a partire dal 26, poi effettivamente il 27,28 e 29), il sindaco aveva parlato anche delle ragioni dei ritardi («lo screening richiede uno sforzo imponente, la popolazione scolastica è di circa 11mila unità provenienti per due terzi da 58 comuni della provincia di Potenza», oltre che il personale sanitario, «era stato impegnato in parte nello screening degli altri Comuni, in parte nella campagna vaccinale e in altra parte negli screening quotidiani»). Il tutto, naturalmente dopo svariati interventi e interrogazioni fatti principalmente dagli esponenti di centrosinistra in comune a Potenza che, più volte, nei mesi passati, avevano battuto sulla questione, appoggiati ovviamente da tanti studenti e genitori preoccupati di un rientro a scuola “dubbio”.

CAOS, LUNGHE FILE E POLEMICHE Sono infatti stati segnalati dai cittadini diversi assembramenti, con un profluvio di post diffusi sui social già dalle prime ore del mattino, nei punti in cui era stato previsto si effettuassero gli screening per gli studenti che dovrebbero dalla prossima settimana riprendere la didattica in presenza alle scuole superiori. Assembramenti veri o presunti che, sostanzialmente, sono stati la “prima portata” di un antipasto, sin dall’inizio, non particolarmente gradevole. Infatti, la tempistica di convocazione sulla città di Potenza è stata, quanto meno, “discutibile”: la comunicazione è infatti arrivata nella nottata di ieri, per effettuare i tamponi rapidi nella prima mattinata: una organizzazione non particolarmente opportuna.

E, sulla questione del notevole afflusso di cittadini, molti d’essi sui social si sono sbizzariti: c’è chi ha lamentato carenze nell’organizzazione, chi ha puntato il dito contro altre persone che sarebbero giunte prima del loro orario di convocazione, creando degli “ingorghi”. Ma, almeno sulla carta, lo stato caotico della questione, con l’incombenza della prima campanella, potrebbe non dissolversi tanto in fretta: infatti molti genitori si sono rifiutati di portare i propri figli a fare i test in quanto, come una delle tante foto che circolano in rete dimostra, proprio a causa degli assembramenti che, paradossalmente, in via teorica potrebbero esser più fonte di contagio che ancora di salvezza. Ma, se la mattina è scorsa tra file di decine di metri e polemiche asprissime sui social, nel pomeriggio, improvvisamente, v’è stata la calma.

Dopo i notevoli assembramenti segnalati, anche da Cronache Lucane, nei punti predisposti all’effettuazione degli screening scolastici, sono giunte pattuglie di Polizia e militari per mettere in sicurezza la zona e visionare la situazione. Una situazione che, com’è possibile vedere dalle immagini, si presentava totalmente fuori controllo: file di decine e decine di metri per accedere all’area del test. Ma l’intervento delle Forze dell’Ordine, dopo la nostra denuncia, com’è possibile notare negli scatti, ha calmierato la situazione, “rompendo” le lunghissime file e disperdendo gli assembramenti.

TELESCA: «SERVE COMUNICAZIONE UFFICIALE DEGLI ENTI COINVOLTI, PER RASSICURARE I CITTADINI» Il consigliere comunale di Italia Viva Telesca, contattato dalla nostra redazione, è così intervenuto sulla questione: «Per prima cosa, vanno naturalmente ringraziati l’Asp, le amministrazioni comunali e i volontari in attività in queste ore, per lo sforzo logistico e umano immane profuso al fine di completare l’attività di screening, al momento attiva in diversi comuni tra cui Potenza. Un passaggio fondamentale e non ulteriormente rimandabile, per garantire una ripresa delle lezioni in totale sicurezza per gli studenti. Premesso ciò – ha sottolineato Telesca – nella complessiva organizzazione della macchina d’intervento, vi sono passaggi in “chiaroscuro” che vanno comunque analizzati, con spirito costruttivo e tralasciando ogni volontà di natura polemica proprio perché al centro dell’intera operazione, c’è la salute dei nostri figli e non solo. Partendo dal capoluogo, vi sono state diverse comunicazioni siglate da dirigenti scolastici di Potenza, in cui si comunicava ai genitori che gli stessi dirigenti non si “ritenevano responsabili per eventuali ritardi o disservizi”. Ma problematiche sono sorte anche fuori Potenza. Alcuni comuni sono infatti ancora in attesa di comunicazioni a livello operativo da parte della stessa Asp.

Per questo – conclude Telesca – ravviso l’importanza di una comunicazione ufficiale e da parte degli Enti, in modo da rasserenare gli animi sulla questione» ha concluso Telesca.

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