UNIBAS: “INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHEOLOGICI”
La cerimonia inizierà con la presentazione delle attività della Direttrice Francesca Sogliani
Cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021
della Scuola di specializzazione in Beni Archeologici
Università degli Studi della Basilicata
Matera, Sabato 30 gennaio 2021, ore 11:15 evento online
https://meet.google.com/asc-ecse-qus
Sabato 30 gennaio 2021 si svolgerà la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021 della Scuola di specializzazione in Beni archeologici. Il programma prevede i saluti del Magnifico Rettore dell’Università della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini, del Prof. Cosimo Damiano Fonseca, primo Rettore dell’Unibas e Accademico dei Lincei, del Direttore del Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo – DiCEM, Prof. Aldo Corcella e del sindaco di Matera, Dott. Domenico Bennardi.
La cerimonia inizierà con la presentazione delle attività della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera della Direttrice della Scuola di Specializzazione, Francesca Sogliani.
L’evento proseguirà con una tavola rotonda dedicata quest’anno al patrimonio archeologico e alla sua valorizzazione, un tema di grande attualità e interesse. L’incontro “Musei e Parchi Archeologici. Le nuove direzioni” vedrà la partecipazione di Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del MIBACTe già Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Unibas e dei Direttori di recente nomina dei Musei e Parchi archeologici del MIBACT, Annamaria Mauro, Direttrice Museo Nazionale di Matera,Stéphane Verger, Direttore Museo Nazionale Romano, Alessandro D’Alessio, Direttore Parco Archeologico di Ostia Antica e Luigi Gallo, Direttore Galleria Nazionale delle Marche, Segretariato generale delle Marche. E’ motivo di grande orgoglio annoverare alcuni di loro, Stéphane Verger, Alessandro D’Alessio e Luigi Gallo, nel corpo docente della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici del Nostro Ateneo.
“La Scuola – ha aggiunto la Direttrice Sogliani – celebra la conclusione di trent’anni di attività, dopo un anno difficile, segnato come anche in tutti gli altri ambiti della formazione, dalle difficoltà causate dalla situazione pandemica da Covid19, che hanno impedito l’abituale modalità di incontro e di scambio tra docenti e allievi e la presenza fisica sui cantieri di scavo. Un’attenta organizzazione delle attività pratiche svolte in remoto ha consentito il completamento delle attività annuali previste, coinvolgendo tutti gli allievi nella frequenza a webinars e ad esercitazioni online così come la didattica a distanza, a partire dal mese di marzo 2020, ha garantito lo svolgimento dei corsi curricolari. Anche in questo modo la Scuola è riuscita a mantenere e a consolidare la sua fisionomia di punto di riferimento importante per la formazione degli archeologi, che da tutte le parti d’Italia hanno sceltol’Università degli Studi della Basilicata, Matera ed il Sud per ultimare la loro formazione professionale. Come di consueto l’attenzione ad una formazione multidisciplinare è stata sostenuta da un corpo docente altamente qualificato e da numerose conferenze e seminari di colleghi italiani e stranieri che, con la presentazione di casi di studio e di progetti a scala internazionale, hanno arricchito il percorso di formazione, contribuendo a fare della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera una delle eccellenze nell’Italia meridionale. A tutto ciò si aggiunge una lunga tradizione di dialogo e di confronto con Istituzioni nazionali e internazionali, Associazioni, comunità e professionisti che insieme partecipano alla valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico e culturale dell’Italia, anche attraverso il coinvolgimento dei nostri allievi. Siamo inoltre particolarmente orgogliosi di vedere molti degli archeologi specializzatisi a Matera ricoprire ruoli accademici in università italiane e straniere, nonché ruoli in qualità di dirigenti e funzionari nel Ministero per i beni e le attività culturali e del Turismo e numerosissime posizioni come archeologi professionisti. In questa direzione è nostro fermo intento proseguire.”