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MICHELE RADICE, LA POLITICA HA GRANDI OSTACOLI

“LEU entità politica inesistente; il PD è acefalo; occorre selezionare una credibile rappresentanza elettorale”

Una crisi politica che non sia inutile

Quello che era prevedibile si sta avverando, anche se non in toto almeno in buona parte. Ciò che rimane nella sua interezza è la pochezza politica dei protagonisti in campo. Sembrano inadeguati, senza visione politica, senza elaborazione, senza prospettive ad iniziare dal Presidente Conte, che ha inseguito una strada pasticciata e arruffona. Nel centrosinistra nessuno sembra ergersi per dare dignità ad una crisi politica che è complessa, ma non impossibile.

Il PD è acefalo, incapace ad assumere una leadership, che in questo particolare momento occorreva, per inseguire personaggi in cerca di autore e per cambiare continuamente opinione senza indicare un approdo credibile. Il Movimento 5S poi è letteralmente terrorizzato dall’andare a votare, sapendo, questo si, che i ⅔ dei suoi eletti non verranno più riconfermati e quindi accetteranno di tutto e forse di più. Sono stati capaci di rimangiarsi tutto in così breve lasso di tempo e non è un caso che ciò sia avvenuto nel momento in cui hanno assunto responsabilità di governo ed assaporato il narcotizzante sapore del potere.

LEU un’entità politica inesistente, per cui non vale spendere alcuna parola. Evidentemente in questo quadro desolante, dove si sono risvegliati dinosauri quali Tabacci, Mastella, e messi in evidenza parlamentari del tutto sconosciuti, Renzi appare un gigante. Ma quale potrà essere il limite di questo eterno capitan Fracassa? Se i suoi obiettivi si dovessero fermare a quelli di una visione squisitamente temporanea, ossia di rimuovere Conte, Buonafede e qualche altro illuminato e capace Ministro/a, o di rivendicare più postazioni di governo e di sottogoverno per meglio gestire le tantissime risorse finanziarie che giungeranno dall’Europa, o di riprendersi la scena politica per ripicca o rivincita rispetto alle tante e continue sconfitte politiche accumulate, allora il suo agire fallirà miseramente perché verrebbe meno la indispensabile e imprescindibile prospettiva politica.

Se la sua azione non dovesse essere proiettata nella visione di riaggregare l’elettorato moderato e progressista, oggi disorientato, disaggregato, disamorato e distaccato dall’andare a votare, allora tutto quello che si sta vivendo sarà praticamente inutile. Renzi e suoi compagni di ventura (fatta qualche debito e recentissimo abbandono) saranno valutati per quelli che potrebbero essere, ossia dei puri e semplici opportunisti e forse animati da ben altro. Certo potranno sopravvivere per un po’ di tempo, ma il loro destino sarà segnato con la cancellazione, questa volta definitiva, dalla scena politica.

Ma tutto ciò ha un grandissimo ostacolo, che, se rimosso può assicurare il successo a questa prospettiva politica promossa da una risicata pattuglia parlamentare ma da una grande visione futura, è costituito dall’attuale sistema elettorale, che impedisce di fatto all’area moderata di potersi riaggregare. Occorre quindi addivenire ad un sistema elettorale che consenta alle storiche famiglie politiche di ricomporsi in coerenza con quelle presenti a livello europeo e in pari tempo ridando agli elettori la sacrosanta possibilità di selezionare un’adeguata e credibile rappresentanza elettorale.

Aldo Michele RADICE

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