EOLICO: TOPPA DI ATELLA, «CHIARIRE L’OPERATO DI REGIONE, COMUNE DI BELLA E ARES»
È l’obiettivo dell’intervento dei consiglieri comunali di “Ruoti Unita” Gentilesca e Faraone, dopo la sentenza del Tar di Basilicata sul parco
Chiarire, evidenziare e puntualizzare «l’operato di Regione, Comune di Bella e ditta Ares è il minimo che possiamo fare come consiglieri comunali e come cittadini di Ruoti in seguito alla nota stampa pubblicata su alcuni quotidiani locali relativamente all’ordinanza del Tar Basilicata n°535 del 2020» , questa la premessa dei consiglieri comunali Franco Gentilesca e Felice Faraone rappresentati e difesi dall’Avv. Luca Lorenzo. «Orbene – evidenziano i consiglieri – siamo ben contenti di aver portato alla luce ancora una volta la questione parco eolico Toppa di Atella , laddove altri prima di noi, oggi seduti tra i banchi dell’opposizione al consiglio comunale di Ruoti, in modo molto semplicistico, senza valutare progetti senza evidenziare problematiche sottese alla realizzazione del parco eolico, alla prima conferenza di servizi esprimevano parere favorevole per la costruzione dello stesso. E’ doveroso ricordare che il comune di Bella, con una comunicazione ufficiale pubblicata sulla pagina del comune già lo scorso febbraio 2020 evidenziava la cifra da ottenersi, poi realmente ottenuta, per il piano di sviluppo, circostanza alquanto singolare alla luce del fatto che nessuna somma era stata indicata durante le conferenze di servizio».
«Essere condannati – hanno sottolineato i consiglieri a rifondere le spese al Comune di Bella e alla ditta Ares è il male minore che onoreremo di tasca propria senza gravare sulle casse dell’amministrazione e lo torneremmo tranquillamente a fare perseguendo l’obbiettivo dell’interesse della cittadinanza che con il loro voto ci hanno dato fiducia e che ha chiesto più volte di opporsi a questa costruzione di impianto eolico. Ad onor del vero però va detto che gli articoli pubblicati non rappresentano realmente quanto si è consumato durante l’iter autorizzatorio e cioè con carenza di pareri, con la mancanza di conferenze di servizi e addirittura con il Comune di bella che in campagna elettorale già sventolava la costruzione del parco eolico (seppur dichiarandosi contrario alla conferenza di servizi, per stessa ammissione della ditta) ed altre irregolarità che sono state oggetto di altre denunce in altre sedi».
«Appurato ciò – evidenziano i consiglieri – essendo intervenuta una sentenza del TAR che condannava alcuni cittadini Bellesi e le amministrazioni interessate costituite, tra cui il comune di Ruoti, semplicemente perché il Tribunale ha ritenuto che andassero impugnati gli atti precedenti, laddove purtroppo risultavano decorsi i termini per l’impugnativa, senza legittimare quindi l’operato della ditta e delle amministrazioni, ma semplicemente in considerazione del trascorso temporale non entrando nel merito delle questioni, e quindi per l’inerzia (di comodo) altrui! Questo non è bastato a noi di Ruoti, infatti ritenevamo nel nostro ricorso che il Comune di Bella non poteva “contrattare” in proprio le compensazioni ambientali, non solo per come sono state definite ma anche nel merito di come dovranno essere consumate, in barba alla norma vigente e senza il coinvolgimento dei paesi limitrofi ( Ruoti ed Avigliano) che subiranno il maggior impatto ambientale». «In realtà vorremmo sapere – hanno sottolineato i consiglieri come mai le compensazioni ambientali, che secondo la norma, andavano definite in apposita conferenza di servizio mai tenuta, hanno portato agli atti consumati dal comune di Bella ed alla Convenzione con la ditta? come mai esiste una autorizzazione Regionale all’istallazione del parco in assenza di pareri importanti come ad esempio il pare dell’Ente Foreste che addirittura è arrivato dopo la nostra proposizione del ricorso? Come mai, la comunicazione nella quale veniva richiesta un incontro per la conferenza di servizio non ha avuto riscontro dagli interessati rimanendo inesitata?
Quindi nessuna legittimità dell’iter riconosciuta dal Tar né tantomeno quanto si è consumato rappresenta un punto di arrivo nella corresponsione delle compensazioni ambientali subiscono maggiormente da Ruoti e Avigliano seppur le pale vengono costruite a ridosso del confine tra detti comuni e Bella in agro di quest’ultimo». «Laddove dovesse essere riconosciuto un diritto alla ditta Ares, in ultima istanza, va seriamente valutato e ripartito quanto dovuto tra gli enti non essendo equo in alcun modo quanto consumatosi allo stato attuale dove vengono riconosciuti 1.450.000 euro a Bella e 50000,00 euro circa (offerti) a Ruoti ed Avigliano.
Ad ogni buon conto, al momento, i lavori non potranno iniziare in quanto la ditta Ares con proprio ricorso al Tar ha impugnato la sospensione dei lavori determinata dagli uffici dell’ente che hanno riscontrato irregolarità nella procedura come più volte evidenziato» hanno concluso i consiglieri Gentilesca e Faraone.