«IL GOVERNO BARDI È STATO FINORA AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE»
Tra i fondatori della Lega lucana, non la riconosce più. L’avvocato Glinni ne ha anche per il sindaco Guarente: «A Potenza si pensa a parenti e amici»
Tra i fondatori della Lega in Basilicata, l’avvocato di Potenza, Carlo Francesco Glinni. Glinni è tra i primi lucani ad aver “sposato” la causa del Carroccio, tanto che nell’anno 2015-2016, si è diplomato presso la Scuola di formazione politica “Noi con Salvini”.
Ha ricoperto incarichi dirigenziali nel partito e nelle ultime amministrative di Potenza, si è anche candidato proprio sotto il vessillo della Lega. Per raccogliere una particolare interpretazione della crisi regionale del centrodestra, quasi inevitabile raccogliere una sua analisi. Che idea ha del governo regionale e della Lega lucana della quale è stato il primo segretario regionale?
«Il governo Bardi è stato fino ad oggi assolutamente al di sotto delle più minime aspettative. Sin dal primo giorno, l’unico pensiero è stato quello di posizionare all’interno dell’organigramma, amici e il più delle volte, tra l’altro, provenienti da fuori regione. Lo ha fatto il Presidente e lo hanno fatto, e continuano a farlo i segretari, “consoli” inviati da Salvini, per la Lega. Avevo consigliato ai vertici regionali appena insediati, di dare un segnale ai cittadini lucani sin dalle nomine dei vertici degli Enti regionali.
Ho consigliato di andare a cercare dei giovani manager locali specializzati nei grandi atenei del Nord come il Politecnico di Milano e Torino ed anche nella nostra Unibas. Sarebbe stato un segnale importante considerato che i nostri ragazzi vanno tutti via, trovando lavoro altrove. Enti come Sel, le Asi, la Film Commission, avrebbero trovato nuovo slancio con i nostri ragazzi, ma si è preferito continuare con le vecchie logiche di partito nominando improbabili dirigenti» Perchè quelli che ha citato, senza farne i nomi, li defisce improbabili dirigenti?
«Guardi la nostra società oggi è super competitiva. Veda in Lombardia o in Emilia, così come anche in Veneto, chi dirige gli Enti. La competenza è qualcosa che non si può inventare dall’oggi al domani. Quando li definisco improbabili, mi riferisco al fatto che loro stessi, questi “uomini di partito”, tutto si aspettavano di fare nella vita tranne che i vertici di Enti così importanti per la società» La Lega, però, non ha vinto solo in Regione, ma ha conquistato anche vari Comuni lucani e primo tra tutti il capoluogo Potenza. Cosa pensa della gestione amministrativa di questi Comuni? «Mentre in Regione si è fatto poco, nel Comune di Potenza non si è fatto nulla. Complice la pandemia, il sindaco ed i consiglieri comunali “bene” hanno fatto a rinchiudersi all’interno del “Palazzo”, pensando anche qui unicamente alle nomine degli amici e dei parenti. Il nulla assoluto. Mi ricordi lei un atto degno di nota.
La tristezza poi è quella di millantare grandi attività. Un unico esempio lo sono le non so quante migliaia di eventi culturali che si assume siano avvenuti nella nostra città, le grandi opere di ristrutturazione del verde urbano, le innovazioni nel piano traffico e via discorrendo. Il nulla assoluto. In realtà esistono tuttavia delle realtà comunali dove invece hanno trovato spazio sia l’innovazione, che la competenza. Faccio l’esempio del Comune di Cancellara dove il sindaco ed una Giunta giovane e preparata hanno trasformato completamente l’immagine del paese rendendolo molto più gradevole sia in relazione alla qualità della vita, che dal punto di vista turistico» Quindi ritiene che la nuova politica promessa non sia mai arrivata?
«Assolutamente no. Si arriva a volte a rimpiangere i tempi di Marcello Pittella. Non esiste un progetto, non esiste un programma e si va avanti alla giornata. Ma non potrebbe essere differente. Chi oggi governa le nostre città non ha mai lavorato e non è in grado nemmeno di amministrare un piccolo condominio. Si figuri un capoluogo di regione o la Regione stessa. In pratica sono alla prima esperienza lavorativa» Cosa pensa degli articoli e delle interviste rilasciate dal già Senatore di Maggio proprio sulla Lega lucana?
«Condivido. Con Di Maggio ho condiviso in passato un percorso politico importante e ritengo lo stesso una persona molto intelligente e preparata. Unica differenza oggi è che Di maggio continua nonostante tutto a fare parte della Lega, mentre io ho preferito cambiare pagina. Guardi sia io che Di maggio abbiamo sempre lavorato, io come avvocato lui come manager del settore dell’imbottito a Matera.
Entrambi non cercavamo con la politica né successo né tanto meno incarichi. La politica ritengo, così come svolta ed intesa oggi, non appartiene alla gente per bene ed a chi crede nel bene comune. Ho pertanto preferito dedicarmi esclusivamente al mio lavoro, già difficile ed impegnativo di suo»