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FIT-CISL, TORNA SULLA QUESIONE LAVORATORI TRASPORTO PUBBLICO

La Segreteria: “imprescindibile denunciare che i lavoratori non hanno più alcun tipo di sostentamento per le loro famiglie”

C’è da rimanere disgustati dal comportamento di quanti continuano a non risolvere il problema di centinaia di lavoratori del Trasporto Pubblico Locale che sono senza stipendio da sei a due mesi ormai – dichiara la Segreteria Regionale della FIT-CISL di Basilicata -.

Riteniamo indispensabile – prosegue il comunicato – ribadire l’irresponsabilità dell’Assessorato regionale ai trasporti, nonché delle Presidenze delle province di Potenza e Matera, che avevano assicurato il loro attivo interessamento per ridurre al minimo i tempi di trasferimento di non meglio precisate somme che avrebbero potuto alleviare tutte le difficoltà denunciate dalla FIT-CISL nei comunicati della scorsa settimana, tra le quali quelle del pagamento di tutte le mensilità arretrate ai lavoratori, ma riscontriamo che il tutto si è ridotto ad un indecoroso nulla di fatto.

A riguardo, riteniamo imprescindibile denunciare che i lavoratori non hanno più alcun tipo di sostentamento per le loro famiglie e non sono più in possesso di somme che gli possano consentire di utilizzare le proprie autovetture per potersi recare sui posti di lavoro.

Nei prossimi giorni i lavoratori saranno costretti a scioperare per la mancanza dell’avvio della trattative per la sottoscrizione del CCNL, il primo sciopero di 4 ore è stato calendarizzato per lunedì 8 Febbraio. Alle giustissime motivazioni dello sciopero nazionale non sono secondarie quelle dei lavoratori Autoferrotranvieri di Basilicata, che stanno vivendo uno dei momenti più tristi per il Trasporto Pubblico Locale.

È doveroso peraltro porre in evidenza che neppure le richieste d’intervento alle Prefetture di Potenza e Matera hanno determinato una inversione di rotta da parte del Cotrab che sembra essere paradossalmente estraneo all’argomento del pagamento dei salari ai propri dipendenti, come non sono comprensibili tutte le non verità diffuse anche a mezzo stampa da taluni che probabilmente hanno esclusivamente l’intendo di fuorviare le responsabilità vere che qualcuno continua oggettivamente ad avere e che meschinamente si sta nascondendo addirittura dietro la disperazione dei lavoratori, scaricando le responsabilità su altri.

L’analisi di questa brutta storia – prosegue la FIT- ci porta ad affermare che le conseguenza della cattiva gestione si sta scaricando inesorabilmente sui lavoratori autoferrotranvieri che secondo le Aziende e gli Enti Regione e Provincia invece, sarebbero addirittura ancora disposti a dare un servizio alle comunità raddoppiando i servizi, magari continuando ad indebitarsi per sopravvivere e raggiungere il proprio posto di lavoro.

La Segreteria Regionale

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