FRANCO SCRIVE, ma CARLOS e JOHN leggeranno ?
La strategia che intendiamo perseguire è di rilanciare il confronto con tutti i grandi player presenti in Basilicata, tra cui oltre a Stellantis, Hitachi, Mitsui, Barilla, Ferrero, chiamando non solo Total, Shell, ed Eni ad investire in quelli che abbiamo chiamato “progetti no oil”
STOP STABILIMENTO STELLANTIS, CUPPARO SCRIVE A TAVARES E ELKANN
“La nuova fermata dello stabilimento di Melfi (Stellantis-Fca), ancora una volta a causa del mancato arrivo dall’estero di componenti, richiede un’accelerazione del confronto per accrescere la produzione lucana dell’indotto non solo a San Nicola di Melfi, ma anche in altre aree infrastrutturate e che godono di particolari agevolazioni, tra le quali la ZES Jonica”
“La Regione – aggiunge Cupparo – intende fare la sua parte come ha già dimostrato con la sottoscrizione del Contratto di Sviluppo firmato con Invitalia-Mise-Fca, per 136 milioni di euro, mettendo sue risorse finanziarie (2 milioni) a sostegno del piano industriale per la produzione della Jeep Compass ICE, introducendo il modello PHEV (plug-in hybrid electric vehicle).
Ho ribadito, a nome del Presidente Bardi, la piena disponibilità ad accompagnare Stellantis in ogni programma di sviluppo industriale e quindi a continuare il percorso dei Contratti di Sviluppo o avviando nuove azioni di partnership.
Anche per la ricerca nell’automotive vogliamo dare il nostro contributo come abbiamo già dimostrato con l’approvazione del progetto di potenziamento della Infrastruttura di Ricerca In-LINK-IT (Infrastructure for LINKing Industry to Technologies) candidato dal CNR insieme a due co-proponenti: l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e l’Università di Basilicata (UNIBAS).
Il progetto si sviluppa in due macroaree: l’innovazione tecnologica connessa a sistemi avanzati di produzione e ottimizzazione delle risorse e materie prime; la progettazione, lo sviluppo e la caratterizzazione di componenti innovativi per l’automotive.
Intendiamo, in sintesi, contribuire all’infrastruttura di ricerca alle piccole e medie imprese lucane come riferimento tecnologico e scientifico per condurre attività di ricerca di alto profilo nel settore automotive.
Un altro aspetto che vorremmo affrontare insieme è la formazione-qualificazione del personale.
Riteniamo pertanto rilevante la scelta operata dall’ex Fca, per la prima volta, di ‘accreditarsi’ al sistema formazione regionale e quindi di avviare un’azione di cooperazione nella quale puntiamo molto per i nostri giovani laureati e diplomati.
La strategia che intendiamo perseguire – aggiunge Cupparo – è di rilanciare il confronto con tutti i grandi player presenti in Basilicata, tra cui oltre a Stellantis, Hitachi, Mitsui, Barilla, Ferrero, chiamando non solo Total, Shell, ed Eni ad investire in quelli che abbiamo chiamato “progetti no oil”.
Il nostro “sogno” è fare in modo che non solo le persone utilizzino più auto prodotte a Melfi (come negli altri stabilimenti del Gruppo) ma fare in modo che anche le merci, i nostri prodotti tipici e di qualità, grazie alle stesse auto e a progetti in partnership, possano raggiungere più velocemente ed efficacemente i mercati.
Pensiamo che lo spopolamento delle aree più interne e svantaggiate – che resta l’emergenza prioritaria da affrontare per il futuro della nostra regione – si possa combattere più efficacemente anche con l’attività di imprese del settore automotive che – ribadisco – possa accrescere l’attuale percentuale di commesse e vada al di là dell’area San Nicola di Melfi”