IDEE CONCRETE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DEI CINGHIALI
lettere lucane
Per chi vive e lavora nelle realtà rurali di collina – il problema non è soltanto lucano, ma nazionale – la presenza massiccia dei cinghiali selvatici è un grande problema. Perché i cinghiali devastano il raccolto e sono un grave rischio per chi guida. Capisco che il tema sia poco glamour, ma l’invasione dei cinghiali è un flagello che tormenta centinaia di migliaia di persone nelle aree rurali, collinari e boschive. Sono sempre più animalista e sempre meno carnivoro – è un processo lento di cambiamento che richiede molto tempo e molte riflessioni non semplicistiche – ma ritengo grave che si sia sinora permesso che degli animali nuocessero così gravemente alle attività agricole e alla sicurezza delle persone. Ecco perché ho seguito con grande approvazione una recente iniziativa dell’Assessorato all’agricoltura della Basilicata, che ha finanziato e reso operativo un progetto, vinto dalla FMF di Picerno, che prevede il prelievo controllato dei cinghiali e l’avvio di una filiera di lavorazione delle carni di cinghiale. Ha dichiarato a questo proposito l’Assessore Francesco Fanelli: “La presenza di numerosi cinghiali in alcune aree della Basilicata determina danni pesantissimi a tante aziende agricole ed è causa di gravi incidenti stradali. Con il conferimento si avvia il processo di trasformazione che consentirà all’azienda che si è aggiudicata l’avviso pubblico di poter realizzare prodotti di qualità a base di carne di cinghiale e di proporli sul mercato locale, nazionale ed internazionale”. L’iniziativa della Regione è molto interessante, perché trasforma concretamente un problema in un’opportunità, benché sia sempre doloroso sopprimere un animale – ma se anche diventassimo tutti vegani e animalisti, ugualmente dovremmo porci il problema dell’equilibrio tra noi e loro. Una cosa è certa: non affrontare il problema porterà a un ulteriore abbandono delle nostre terre.