MATERA, «DOPO 4 MESI NESSUN ATTO POSITIVO O PROPOSITIVO DA BENNARDI»
Staff e addetto stampa, l’Udc boccia l’amministrazione comunale pentastellata: le parole di Angelino, Licchelli e Tarasco
Durante il meeting tenutosi a Matera negli scorsi giorni, Giovanni Angelino, Commissario UDC per la provincia di Matera, ha bocciato nettamente i primi 100 giorni di governo guidato dal sindaco Domenico Bennardi: «Sono passati esattamente quattro mesi (ben oltre i proverbiali 100 giorni) dalla elezione del sindaco di Matera – ha detto Angelino senza che sia stato possibile apprezzare il benché minimo atto positivo e propositivo della nuova amministrazione comunale. Tutti i buoni propositi (Onestà! Onestà!… ricordate?) si stanno infrangendo sulle prosaiche occupazioni di posti, poltrone, poltroncine, sgabelli e quant’altro. Nessun segnale di impegni seri per contrastare innanzitutto i contagi e proteggere la popolazione dal Covid.
Nessun impegno sul fronte dei vaccini, come se la questione non riguardasse la prima autorità sanitaria del territorio che è proprio il sindaco. Per non parlare dei programmi per affrontare l’emergenza economica che sta buttando a terra tutte le attività ed in particolare quelle del settore turistico e culturale che si trovano ormai senza alcuna prospettiva. Nessun segnale da parte del sindaco della città di Matera, che ancora oggi è all’attenzione nazionale e internazionale per il ruolo che ha ricoperto come capitale europea della cultura».
«Nel frattempo – ha sottolineato Angelino gli “onesti” amministratori hanno messo mano all’occupazione senza ritegno di ogni postazione con i loro amici e “congiunti” (ricordate questa parola scritta da Conte nei vari DPCM?) senza alcun pudore, facendo finta di rispettare le norme che regolano l’assunzione del personale. Vogliamo a tal proposito ricordare che la presa in carico del portavoce con una cifra stipendiale esorbitante (il Comune sta spendendo 7930 euro al mese senza che finora sia stato mai visto il cosiddetto portavoce) con un contratto di prestazioni a fattura che è letteralmente ed esplicitamente vietato dalla legge» ha concluso Angelino. Mariella Licchelli, vice commissario provinciale dell’UDC, ha dichiarato: «Matera merita di più. Credevo che il Governo De Ruggieri fosse stato il peggiore degli ultimi 40 anni per la città di Matera, ma ahimè… mi sbagliavo. Nel giro di pochissimi mesi il nuovo governo targato 5 stelle (o pandistelle) ha superato di gran lunga il governo precedente: non c’è mai fare ne al peggio! Anziché pensare al benessere della città, gli interessi personali e familiari hanno preso il sopravvento; ed è sconvolgente il silenzio assordante e imbarazzante dei consiglieri e assessori comunali, nonché quello dei consiglieri regionali. Che dire? Tranne qualcuno dei grillini della prima ora di Matera, Miglionico e Lavello, che hanno preso le distanze dal “modus operandi” del sindaco Bennardi, tutti preferiscono tacere.
Solo lui, il sindaco, ci prova senza rendersi conto, evidentemente, che continua a fare danni, contro coloro i quali si erano candidati, e che hanno sopportato delle spese, per i lavori che aveva già deciso di affidare ad altri, ai suoi» ha concluso Licchelli. Stefano Tarasco, commissario cittadino UDC Matera non ha dubbi: «Il Governo Bennardi – ha sottolineato Tarasco sta facendo il gioco delle tre carte. Il modus operandi dell’amministrazione comunale che la cittadinanza sta avendo modo di osservare ad oggi, dopo svariati mesi, si evince che siamo di fronte ancora alle ennesime prove tecniche. E’ evidente che manca un asset ben definitivo che permetta di volare in alto come si prometteva in campagna elettorale.Le vicende sorte negli ultimi periodi dimostrano come il governo Bennardi stia nel percorso di questi mesi inciampicando vertiginosamente metro dopo metro.
Di particolare interesse si sbandierava la modalità di “trasparenza”, onestà, antisistema e dell’attenta gestione dei soldi pubblici, dell’uguaglianza per tutti e della meritocrazia che avrebbero contraddistinto l’attuale classe politica ma così non è stato come per il bando della scelta dei componenti dello staff del sindaco che si sarebbe svolto con procedure di dubbio gusto e gestito da grandi giocolieri, scartando senza remissione 140 partecipanti che ha visto poi componenti individuati su base fiduciaria come previsto dall’art. 90 del TUEL» ha concluso Tarasco.