QUANDO L’ARTE SERVE AD ALLEVIARE IL DOLORE
Mercoledì 10 il Liceo Artistico di Melfi donerà al Crob 15 tele realizzate dagli studenti
Bravi studenti, perfetti giovani artisti, ragazzi dalla grande sensibilità nel realizzare delle opere che siano in grado di alleviare le sofferenze di tanti, ammirandole anche se per poco. Sono gli studenti del Liceo Artistico Mario Festa Campanile di Melfi, sede associata dell’I.I.S. “Federico II di Svevia”, uno dei licei migliori in regione e nell’intero mezzogiorno d’Italia.
Hanno attuato un apposito, bellissimo progetto, coordinato dalla professoressa Michela Giansanti e concretizzato con i ragazzi delle classi 2AR e 3AF, indirizzo di arti figurative, guidati dalle docenti Carolina Arnau e Angela Attubato, che hanno realizzato 15 opere, acrilico su tela. Le stesse, la mattina di mercoledì 10, alle ore 11, alla presenza della Dirigente Scolastica Elena Pappalardo, ora saranno consegnate presso il Crob di Rionero al Dottor Storto, Dirigente Unità Operativa di Medicina Nucleare ed alla collaboratrice Raffaella Nardozza della struttura di ricerca e cura delle malattie oncologiche.
Volti e corpi di donna, abbracci, visi sorridenti, strumenti musicali, ma anche bottiglie, frutta, attrezzi su di un tavolo sono i soggetti utilizzati che, in un insieme meraviglioso di colori e forme, gli alunni dell’Artistico di Melfi hanno impresso sulle loro tele, che verranno disposte in un spazio espositivo all’interno del Crob e serviranno per creare momenti di sollievo, in una dimensione positiva, per i tanti pazienti e gli operatori che si confrontano duramente con il dolore, la malattia, le sofferenze.
“Ho notato la grande disponibilità dei ragazzi, alcuni già con esperienze di malattie e dolore in se o loro vicino – ha affermato la professoressa Giansanti illustrando l’iniziativa – ma soprattutto quella loro vicinanza forte a chi soffre, la sensibilità nel realizzare queste opere in esplosione di colori, per poter portare con esse, nella struttura di sofferenza, un momento di positività e di speranza a coloro che soffrono e che ora potranno ammirarle per ritrovare, nella difficoltà del loro essere, la forza per andare avanti, non mollare, continuare ad amare la vita lottando contro la malattia per vincerla, con il sostegno e il grande lavoro di medici e operatori”.
Arte come aiuto, colori come stimolo, soggetti positivi come forza per il Crob e coloro che, all’interno, ora disporranno di questo spazio espositivo frutto del lavoro intenso ed artisticamente valido degli studenti del Campanile di Melfi, con la loro voglia di dare il meglio per creare reali condizioni per alleviare la sofferenza grazie all’arte, perché questa è vita e li aiuterà tantissimo in tal senso.
“L’arte può davvero dare tanto – ha poi concluso la Giansanti – ma il mio plauso e dell’intero istituto va ai ragazzi, all’impegno ed alla loro particolare sensibilità dimostrata nel corso del progetto, ancora di più se consideriamo il fatto che, anni fa, la scuola fece già un’altra donazione, ma stavolta si è preferito non recuperare opere nell’archivio dell’istituto, ma dare spazio alla creatività dei ragazzi, permettendo loro di creare tele, opere, lavori, messaggi artistici che fossero il loro personale contributo di vicinanza a chi soffre presso il Crob”.