FERRONE: “DRAGHI SALVATORE DEI POLITICI, NON DEL POPOLO”
Per il Dirigente Leu Marmo-Platano-Melandro “urge un politico della sinistra progressista per arginare la destra propagandistica ed estrema”
“La crisi del sistema politico italiano merita una riflessione su ciò che può generare sulla vita degli italiani ed inevitabilmente scagliarsi sugli strati sociali, sulla sanità, sull’istruzione, sull’economia e sullo sviluppo del nostro Paese” dichiara Carmine Ferrone, Dirigente Leu Marmo-Platano-Melandro.
“Solo qualche anno fa il Presidente Giuseppe Conte è stato chiamato alla formazione di un Governo che desse stabilità al Paese. Nel primo governo (giallo-verde), durato poco più di 15 mesi, il narcisista e populista Salvini dopo tanti proclami ha preferito mettere in ginocchio il governo per andare al voto anticipato. Nasce così il Conte bis (giallo-rosso).
Dopo soli 5 mesi ci troviamo in balia di una catastrofe che investe il mondo intero (COVID-19). Siamo stati uno dei Paesi che si è distinto a livello europeo e mondiale per la gestione della pandemia. Grazie all’ormai ex Governo abbiamo ricevuto 209 miliardi di euro dall’Europa (Recovery plan). In piena pandemia, con l’economia al collasso, Renzi, da irresponsabile e recidivo, con un gruppo creato su carta ( perché eletto con voti del Pd) con due ministeri all’interno del governo, decide di staccare la spina, facendo così perdere la maggioranza al governo.
Il Presidente Mattarella dopo aver cercato a più riprese di risanare la crepa, con la speranza di una coesione tra le parti, ha dovuto chiamare in soccorso Mario Draghi. Persona stimata di alto profilo, tanto apprezzato dall’Europa. In Italia come per incanto diventa il salvatore di quasi tutti i politici, ma non del popolo. Tutti con Draghi.
Addirittura Salvini e la sua Lega nord, da sempre contro l’Europa, oggi non mette veti e difende l’Europa. Sembrerebbe proprio vero che i “soldi facciano ballare le cicale” e che siano in pochi a pensare realmente al futuro degli italiani. In questo periodo buio per tutti ci sono state persone come il Presidente Conte, i ministri Speranza, Boccia, Lamorgese ed altri che ininterrottamente con senso di responsabilità ed umiltà hanno governato per il bene comune del Paese e mi permetto di ringraziarli non solo per il lavoro svolto ma soprattutto per aver dato credibilità all’Italia.
Il governo Conte meritava di andare avanti in ogni caso. A mio avviso il Presidente della Repubblica dovrebbe affidare a Draghi un governo di scopo per realizzare due punti: la stesura del recovery plan e la legge elettorale. Poi la parola dovrebbe passare ai cittadini. Il Presidente Conte resta sempre l’avvocato del popolo, amato dagli Italiani. Mario Draghi sembrerebbe l’uomo del potere, amato dalle banche e dai capitalisti.
Ed allora sento il dovere di sollecitare tutti gli attuali politici di sinistra affinchè per il bene degli italiani “ facciano sintesi tra loro” mettendo in campo un nuovo soggetto politico della sinistra progressista che possa fronteggiare ed arginare l’avanzata della destra propagandistica ed estrema” conclude Ferrone.