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ASSISTENZA PROTESICA, L’INCOMPIUTA DELLA GARA PER SPEZZARE LE PROROGHE

L’affidamento del 2010, in deroga dal 2015: oltre il mistero del maxi appalto Sua-RB, l’enigma Asp degli ausili per l’udito

Fornitura di ausili per le prestazioni di assistenza protesica per le Aziende sanitarie lucane: seppur arduo il compito di ricostruire una vicenda lunga oltre 10 anni, scavando nel coacervo di anomalie e contraddizioni originate dal corto circuito tra il maxi appalto da oltre 40milioni d’euro della Sua-RB e le proroghe dell’Asp di Potenza di affidamenti quadriennali risalenti al 2010 e scaduti da oltre 5 anni, le sorprese non mancano. Il mistero, di conseguenza, aumenta in maniera esponenziale. Interessanti spunti, a mo’ di ammissione di colpa da parte dell’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp), sulle “accuse” mosse da Cronache Lucane, si riscontrano nelle vicissitudini del cosiddetto lotto 9: Assistenza protesica, ausili per l’udito.

Di tutti i contratti che l’Asp, dal Dg Bochicchio, Giovanni Battista, nel 2015, al Dg Bochicchio, Lorenzo, nel 2019, ha prorogato, per questa specifica fornitura, c’è stato un tentativo, perchè dato l’esito tale è, di rimettersi nella carreggiata dell’efficienza-efficacia, imparzialità e buon andamento della Pubblica amministrazione. A gara «non ancora indetta» dalla Sua-RB, e ad oggi tuttora in corsa, nel 2015 la proroga Asp per «12 mesi» che poi sono diventati il quintuplo con l’ulteriore deroga nel 2019 per altri «anni 2».

PROTESICA, AUSILI PER L’UDITO: L’INCOMPIUTA DELLA GARA PONTE

Nel 2018, però, dall’allora Commissario Massimo De Fino, la volontà del cambio di passo. Compreso che, in riferimento al maxi appalto della Stazione unica appaltante della Regione Basilica, per gli ausili del lotto numero 9, quelli per l’udito, «la gara in questione è in corso di espletamento presso la suddetta Sua-RB», il Commissario, almeno per questa tipologia di protesi, autorizzò la gara ponte: 7 le ditte invitate alla procedura negoziata con richiesta di invio dell’offerta entro il 20 settembre dello stesso anno, il 2018. Come per il maxi appalto Sua-RB, anche per la gara ponte dell’Asp, da tempo ormai non risultano più aggiornamento.

L’ultimo è del febbraio del 2019. Interessata all’appalto Sua-RB, nonchè partecipante alla gara Asp, la nota azienda di progettazione, applicazione e commercializzazione di apparecchi acustici, Amplifon SpA. Per la Basilicata, come per altre regioni, l’Amplifon tra sconfitte al Tar e accoglimenti in parte dal Consiglio di Stato, è ricorsa alla Giustizia amministrativa. Il Consiglio di Stato nel gennaio del 2019 accolse parzialmente il ricorso presentato da Amplifon S.p.A. e altri, contro la lex specialIs della procedura di gara espletata dalla Sua-RB, relativa all’acquisizione dei medesimi ausili protesici, quelli per l’udito, per la cui fornitura l’Asp aveva indetto la gara ponte.

L’Amplifon S.p.A. chiedeva che i massimi giudici amministrativi italiani, riconoscessero la presunta discontinuità quanto al riconoscimento del ruolo rispettivamente svolto dal medico prescrittore e dall’audioprotesista chiamato ad installare ed eventualmente adeguare la protesi alle esigenze del paziente. Per l’Amplifon, il bando lucano non consentiva di perseguire gli obiettivi prefissati dalla legge in riferimento ai Livelli essenziali di assistenza (Lea). In sintesi, il fulcro della controversia giuridica, verteva sul mancato o meno adattamento-personalizzazione dei dispositivi da parte di professionisti abilitati, in base alle peculiari esigenze dei pazienti.

Questo il paventato vulnus, non riconosciuto pienamente dal Consiglio di Stato, nè da plurime sentenze del Tar, venutosi a creare, per Amplifon, col passaggio da un sistema tariffario con onere a carico del Sistema sanitario nazionale (Ssn) e remunerazione diretta al prestatore, a un sistema di messa a gara ad evidenza pubblica dell’erogazione dei dispositivi protesici.

Per il Tar, la legge di gara varata dalla Regione Basilicata rispondeva «appieno» al modello «scolpito» dal relativo Dpcm del 2017, mantenendo «sia la piena concorrenza tra le aziende, sia l’apertura del mercato e includendo comunque nell’oggetto contrattuale, per gli ausili che lo richiedono, l’insieme inscindibile della fornitura e delle correlate prestazioni professionali (per l’adattamento-personalizzazione, ndr) degli audiprotesisti».

DAL 2019, L’ASP STA APPROFONDENDO NEL FRATTEMPO VIAGGIANO LE PROROGHE

Il Consiglio di Stato, invece, percependo alcune lacune, ha parzialmente accolto il ricorso di Amplifon, rilevando la necessità che «le previsioni della lex specialis della procedura aperta vengano riformulate, per quanto riguarda i requisiti minimi qualitativi delle offerte ed i criteri di attribuzione dei punteggi volti ad assicurare che venga offerta un’adeguata gamma di dispositivi, nonché per quanto riguarda la esplicitazione univoca delle prestazioni di adattamento e personalizzazione dei dispositivi da parte dell’audioprotesista e della loro rilevanza anche ai fini dell’attribuzione dei punteggi». Il seggio di gara dell’Asp, ricevuta questo verdetto del Consiglio di Stato, decise, nel febbraio del 2019, che fosse necessario «un più approfondito esame dei contenuti della suddetta sentenza».

Da allora, in base a quanto risulta dai riscontri documentali, poichè sono assenti ulteriori aggiornamenti, l’Asp sta ancora approfondendo. Al di là dell’esito infruttuoso, comunque l’operato Asp dimostra che è corretta la tesi per cui il margine alle proroghe, da ricordare che la durata delle deroghe è superiore a quella dell’affidamento quadriennale, sia la gara ponte finalizzate proprio all’affidamento temporaneo. Gare ponte, tuttavia, all’Asp non risultano.

La stessa Azienda sanitaria, però, ammise nel 2018, in riferimento al lotto 9, che c’era «la necessità di esperire autonoma procedura di gara per l’affidamento della fornitura degli ausili protesici in questione, per il tempo strettamente necessario all’attivazione del contratto relativo alla medesima fornitura da parte della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata (Sua-RB)».

Ciò poichè, ora come allora, «la gara in questione è in corso di espletamento presso la suddetta Sua-RB, i cui tempi di conclusione non sono al momento prevedibili». Tuttora che fine abbia fatto il maxi appalto della Sua-RB, resta un mistero.

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