La Pandemia rende impossibili gli incontri, al via una serie di colloqui in rete per discutere del “Project cimitero”
La notizia del Tempio crematorio che si andrebbe eventualmente a realizzare nel comune di Muro Lucano, ha diviso i cittadini tra scettici, favorevoli e contrari.
L’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giovanni Setaro ha pertanto concretizzato un primo incontro on line coi Presidenti delle Associazioni locali ed i soci, che si occupano delle tematiche più diverse, per trasferire loro più chiarezza sul “project cimitero” che prevede la creazione di nuovi loculi e l’installazione di un tempio crematorio.
«Si tratta di un primo incontro, un primo approccio per fare domande, chiedere delucidazioni e discutere del progetto», cui ha preso parte anche il Responsabile dell’Ufficio Ragioneria, il dottor Guidotti, spiega Setaro. «Le Associazioni hanno acquisito i dati e le informazioni in merito, e c’è voglia di capirne di più in merito, acquisendo ulteriori informazioni. Stessa cosa intendo fare con il resto della comunità, e con le realtà economiche e le imprese locali, organizzandoci con “call” digitali. Sono contento di questo primo “incontro” perché la comunità si dimostra attenta e vuole capire ed entrare nel merito, partecipando alle decisioni».
Quali sarebbero i punti di forza del project, li racconta il primo cittadino: «in sintesi, il progetto ha attirato l’attenzione della mia Amministrazione in quanto con un impatto ambientale bassissimo, avremmo l’opportunità di avere 9 posti di lavoro, in fase di start up, e una ricaduta economica sul territorio e royalty per l’Ente. Tutto il resto è solo una questione culturale. Prima o poi, dobbiamo decidere se cogliere tali opportunità oppure, continuare ad essere i testimoni dello spopolamento».
Proprio sulle perplessità del progetto fa invece leva chi è scettico o contrario alla sua realizzazione, tra questi ad esporsi nelle ultime ore è stato proprio il Consigliere di Opposizione Valentino Romaniello, che asseriva in un volantino alla cittadinanza: «Ancora una volta mi sento di dover segnalare il modus operandi poco chiaro di questa Amministrazione Comunale. Apprendo oggi – scriveva due giorni fa il Consigliere- dell’organizzazione di un incontro MEET, con Associazioni, per “ricevere dei feedback preziosi per poter proseguire con gli incontri “sul progetto di costruzione di un forno crematorio nel nostro paese. Mi chiedo, sulla base di cosa si potranno fornire dei feedback?
Non è accettabile agire senza una reale discussione che coinvolga l’intera comunità. Coinvolgimento anche di chi non ha adesioni associative e, soprattutto, di chi ha delle competenze. Non reputo accettabile agire senza che la cittadinanza abbia le giuste e complete informazioni per poter prendere una posizione. Non reputo accettabile non coinvolgere le professionalità e le realtà economiche, oltre alle associazioni ambientaliste.
Io stesso, in Consiglio Comunale il 6 novembre 2020, mi sono astenuto in sede di votazione. Astensione dovuta dall’assenza di documentazione per poter valutare seriamente la proposta. Documentazione pervenuta solo il 5 febbraio, dopo oltre due mesi dalla mia formale richiesta e dopo l’ennesimo intervento del Prefetto di Potenza.
Non reputo normale, tra l’altro, non fare adeguata pubblicità delle sedute consiliari. Dal primo giorno di insediamento ho chiesto al Presidente del Consiglio Comunale di attivarsi in questa direzione. Ad oggi, dopo quasi tre anni, non abbiamo una sola registrazione dei dibattiti. Non reputo accettabile questo modo di amministrare. I problemi sono tanti e per poterli risolvere è necessario lavorare, ma bisogna anche lavorare bene. La comunicazione artefatta prima o poi si scontra con il muro della verità e dei dati reali».
Setaro all’indomani replica: «E’ arrivato il momento di fare chiarezza sul “project cimitero” che prevede la creazione di nuovi loculi e l’installazione di un tempio crematorio, in quanto, si è generata una grande confusione e mi permetto di aggiungere, in alcuni casi, anche voluta.
Per quanto riguarda la nota/richiesta scritta da alcuni amici, anticipata su Facebook e che solo oggi –rispondeva contestualmente il Sindaco– è arrivata al protocollo del Comune, dico che sarebbe stato più opportuno acquisire i giusti dati prima di generare informazioni errate, anche perché più volte, il sottoscritto si era mostrato disponibile ad anticipare gli incontri. La porta della mia stanza è sempre aperta.
Ovviamente risponderò in maniera puntuale a loro ed anche all’ennesimo e ridicolo volantino del consigliere di minoranza Romaniello, al quale va ricordato che nessuno del suo gruppo si è presentato alla riunione dei Capi Gruppo per discutere del progetto in questione; è doveroso ricordare altresì al Romaniello che in Consiglio Comunale si è astenuto sul punto, il ché, equivale ad un voto favorevole.
E’ doveroso ricordare sempre al Romaniello che in più occasioni ha mostrato interesse per il progetto.
A questo punto, non posso che certificare la malafede del consigliere ed evito altri commenti rispetto al solito atteggiamento ambiguo di tale soggetto e lascio ai posteri l’ardua sentenza.
Ma, facciamo chiarezza su tutta la vicenda – prosegue Setaro- Risponderò alle domande che mi sono arrivate in questo periodo:
1. L’Amministrazione ha già deciso? Che cosa è stato fatto?
Non è stata presa ancora nessuna decisione in merito, gli unici passaggi effettuati dalla mia Amministrazione sono stati l’acquisizione della proposta progettuale in Giunta e la modifica del Piano Triennale delle Opere Pubbliche per l’avvio di una discussione nel merito, approvato in Consiglio con l’ astensione della stessa minoranza. Tale piano è un documento programmatico, ma che non autorizza e non vincola alla costruzione di nulla. Basti tenere presente che, da anni (molti), su tale piano esiste anche il lago di Muro Lucano ma, non mi pare ci siano barche in navigazione.
2. In che fase progettuale ci troviamo? Siamo nella fase di condivisione delle informazioni (vere ed ufficiali) con la comunità. Non potendo effettuare un incontro pubblico per le note vicende sanitarie, abbiamo deciso di sviluppare diversi incontri digitali, partendo dalla parte del tessuto sociale più attivo della nostra Città, ovvero le Associazioni. Incontreremo poi le imprese ed ancora il resto della comunità nel rispetto delle regole di questa emergenza epidemiologica. Sarà la Comunità a decidere.
3. Cosa prevede il Project del Cimitero?
Prima di ogni cosa, la creazione di nuovi loculi, per seconda cosa la realizzazione di un tempio crematorio che diventerebbe il punto di riferimento di gran parte del sud Italia.
4. Perché l’Amministrazione sta valutando un progetto di questo genere?
a. Perché servono nuovi loculi;
b. Perché nascerebbero in fase di start-up NOVE posti di lavoro e quindi, 9 famiglie che rimarrebbero nella nostra Muro Lucano;
c. Diventerebbe il tempio di riferimento di Puglia, Calabria, Basilicata ed in parte Campania creando un indotto importante, parliamo di intere famiglie che si sposterebbero sul nostro territorio portando un beneficio economico alle piccole attività (alberghi, b&b, ristoranti, bar, ecc.);
d. Il Comune avrebbe un introito importante (royalty) che ci permetterebbero di avere un bilancio più stabile ed economie per affrontare le problematiche di tutti i giorni.
5. E’ pericoloso per l’ambiente?
Io sono un ambientalista convinto ed ero molto scettico in una prima fase, ma poi, abbiamo acquisito informazioni. Tutto ciò che realizza l’uomo inquina, non per questo camminiamo ancora con i muli.
La normativa Italiana è molto stringente e le tecnologie offrono le massime garanzie. Uno dei documenti scientifici più autorevoli, dell’Università di Udine, dice che “un tempio crematorio inquina come la caldaia di un condominio”. Tra le altre cose, ho fatto visita personalmente ad un impianto di proprietà degli stessi proponenti e sono salito vicino i filtri in fase di cremazione senza osservare il minimo disagio visivo o di odore. L’impatto è quasi zero. Ancora, l’impianto era circondato da un notevole noccioleto di una nota azienda alimentare Italiana. Prima di procedere con un progetto del genere, sarà comunque necessario avere le autorizzazioni e quindi le garanzie dell’ASP e dell’ARPAB.
6. Quali saranno i prossimi passi?
Trasferire le giuste informazioni alla Comunità ed ascoltare la volontà di tutti.
In sintesi, il progetto ha attirato l’attenzione della mia Amministrazione in quanto con un impatto ambientale bassissimo, avremmo l’opportunità di avere 9 (in fase di start up) posti di lavoro, ricaduta economica sul territorio e royalty per l’Ente. Tutto il resto è solo una questione culturale.
Prima o poi, dobbiamo decidere se cogliere tali opportunità oppure, continuare ad essere i testimoni dello spopolamento.
Con la certezza di aver chiarito la situazione, come è nostra abitudine fare, sarà la comunità a decidere» conclude il Primo cittadino.
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