LA METAFORA AGRICOLA DI QUARTO
Tacco&Spillo
C’è da dire subito che non era affatto necessario da parte del consigliere regionale Piergiorgio Quarto accompagnare il trasloco nei FdI con l’esuberanza del suo outing politico pieno di sgangherate considerazioni di merito. Ora lasciamo stare l’uso condizionato dalle increspature agricole di “far parte di una filiera operativa e produttiva” riferito non a cavoli, broccoletti e ravanelli come pure sarebbe naturale pensare visti i suoi trascorsi da leader della Coldiretti lucana, ma indirizzato al partito che lo ha accolto da transfuga con fuochi d’artificio e senza mostrare nemmeno timidi rossori. Come pure sorvoliamo sulle astuzie dell’approdo pilotato se non per svelarne la catena degli effetti di complicità che vanno inquadrati nello scranno più alto del consiglio regionale quanto nella volata presidenziale di Gianni Rosa contro la pretesa di leadership leghista, in costante ribasso per l’inconcludenza dei suoi protagonisti, compreso il senatore di Tolve e dintorni, Pasquale Pepe. Eppure quello che non torna dei sofismi mal coordinati di Quarto è la sfacciataggine della sua critica mossa al centrosinistra, campo in cui ha condiviso scelte ed iniziative tali da guadagnarsi perfino la possibilità di una candidatura a governatore. Ha scritto Palmiro Togliatti: “In politica chi sbaglia l’analisi sbaglia tutto”.