ASSISTENZA DOMICILIARE RESPIRATORIA: ECCO UN ALTRO CORTO CIRCUITO TRA LA SUARB E L’ASP
Come per la protesica, anche questi contratti in proroga, ma il Dg Bochicchio corre ai ripari e promette la gara ponte
Corto circuito tra la Stazione unica appaltante della Regione Basilicata (Sua-RB) e l’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp): dall’assistenza protesica all’assistenza domiciliare respiratoria, il coacervo di anomalie resta inestricabile. Dopo aver scandagliato il perimetro dell’assistenza protesica, caratterizzato dal combinato disposto del maxi appalto della Sua-RB, da oltre 40milioni di euro, fermo su un binario morto, e dalle proroghe Asp che dal 2015 stanno mantenendo in vita l’affidamento quadriennale del 2010, spostando di poco la lente d’ingrandimento, è facile incappare in “bubboni” irrisolvibili, ma solo all’apparenza.
Nel mentre del “viaggio” di Cronache Lucane, ecco che arrivare dall’Asp, l’ennesima prosecuzione contrattuale di un affidamento ormai scaduto: gli ausili per assistenza respiratoria domiciliare. Anche in questo caso, il combinato disposto è pressocché identito a quello citato, anche se l’Asp promette di correre ai ripari. La genesi della vicenda la si può collocare al 2009, facendola così coincidere con la presa d’atto da parte dell’Asp, dell’esito infruttuoso della gara, dichiarata deserta in quanto non fu «presentata alcuna offerta». Nel 2012, nuova indizione e nel gennaio 2014 l’aggiudicazione definitiva di 3 lotti. Questi, gli affidamenti adesso ulteriormente prorogati, una deroga anche l’anno scorso, dall’Asp. Sul finire del 2018, dalla SuaRB l’indizione dell’appalto da poco più di 7milioni di euro. Sennonchè, la Medicair Sud Srl, con un ricorso al Tribunale regionale amministrativo (Tar) della Basilicata , è riuscita, nel 2019, ad ottenere l’annullamento degli atti di gara che è stata poi «revocata successivamente alla pubblicazione».
Il problema focale, che l’appalto Sua-RB era finalizzat, per l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare respiratoria, alla conclusione di un Accordo quadro con più operatori economici. Il Tar ravvisò «l’illogicità» e la «contraddittorietà» delle previsioni della lex specialis, sia con riguardo all’oggetto del servizio, sia relativamente alla determinazione di quale degli operatori economici parte dell’accordo quadro debba effettuare la prestazione. In estrema sintesi, i giudici amministrativi lucani hanno censurato l’operato della SuaRB, poichè le disposizioni di gara non «soddisfano la necessità che gli operatori siano messi grado di presentare un’offerta congrua e ragionata e quindi valida sotto il profilo tecnico ed economico».
Era impossibile per un «concorrente serio», presentare un’offerta congrua e ponderata, nonché ragionevole, «che dev’essere necessariamente riferita ad una precisa, o almeno attendibile, economia di scala, nonché al miglior rapporto qualità prezzo, essendo rimesso alla decisione a posteriori dell’amministrazione di stabilire i quantitativi dell’effettiva fornitura che sarà eseguita, elemento questo che invece rientra nei dati necessari di conoscibilità e certezza per la formulazione dell’offerta».
Esito disastroso per l’appalto che era stato inserito nel piano gare della Sua-RB già nel 2017. Ad oggi, dopo l’annullamento non si hanno più notizie su quel fronte. Eppure, l’appalto per gli ausili per l’assistenza domiciliare respiratoria, è stato inserito nuovamente, nel 2020, nel piano gare della Stazione unica appaltante regionale. Nell’agosto dell’anno scorso, «scaduto» il contratto tra l’Asp e le ditte risultate aggiudicatarie nel 2014, la proroga.
Motivazione: «nelle more dell’espletamento della nuova procedura di gara» da parte della Sua-RB. Il Dg Bochicchio, contesutalmente alla proroga, aveva dato anche mandato all’Unità operativa complessa “Provveditorato-Economato”, di indire le necessarie procedure di gara, dati i tempi imprevedibili della Sua-RB.
L’ordine, però, è stato disatteso. Tanto che, ecco arrivare l’ennesima prosecuzione contrattuale. Le inefficienza della Sua-RB, come nel caso dell’assistenza protesica, non può essere ritenuta una giustificazione alle continuate proroghe poichè le pubbliche amministrazioni , una volta scaduti gli affidamenti, devono effettuare una nuova gara pubblica per continuare ad avvalersi dello stesso tipo di prestazioni. Per le situazioni di emergenza, finalizzate anche a scongiurare il blocco delle prestazioni-forniture, le gare ponte.
Nel caso della protesica, solo per un lotto, ausili per l’udito, tra i 2 Dg, Giovanni Battista Bochicchio e l’attuale Lorenzo Bocchichio, il Commissario De Fino propese per la gara ponte, nelle more della Sua-RB, che, tuttavia, è bloccata dal 2019. Adesso, per l’assistenza respiratoria domiciliare, sembra che il Dg Bocchicchio intenda riportare l’Asp nell’alveo della piena legalità. La proroga c’è, ma contesutalmente anche la promessa: dato che in Sua-RB l’appalto è in fase di indizione, la gara ponte paventata l’anno scorso, è «in fase di pubblicazione».