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ASP, IL DG BOCHICCHIO CI PRENDE GUSTO: LA SUARB “SONNECCHIA”, LUI FA DA SOLO

Un altro cortocircuito verso l’interruzione: sulle derrate alimentari del Presidio ospedaliero di Chiaromonte, forse l’ultima proroga

Appalti e corto circuito tra la Stazione unica appaltante della Regione Basilicata (Suarb) e l’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp): qualcosa si muove. Gara per la fornitura di derrate alimentari per le necessità del Presidio ospedaliero distrettuale di Chiaromonte: l’appalto è stato indetto e aggiudicato nel 2018, i contratti hanno avuto decorrenza dal 1° novembre dello stesso anno, l’affidamento è, tuttavia, scaduto da oltre 1 anno e precisamente dal 31 ottobre del 2019. Con la pianificazione e l’armonizzazione delle iniziative di gara della Suarb, già disposte, 2 anni fa, le cosiddette proroghe tecniche.

Proroghe tecniche che, però, sono consentite dal relativo quadro normativo soltanto per un periodo limitato di tempo, cioè per il periodo strettamente necessario allo svolgimento delle procedura di gara per individuare nuovo aggiudicatario. Regole e tempi, almeno normativamente, precisi. In Basilicata, invece, l’opposto. L’ormai noto «nelle more dello svolgimento delle procedure di gara da parte della Suarb», si traduce, poi, in un abuso delle proroghe tanto che la formula «fermo restando la risoluzione anticipata non appena avviati i nuovi contratti relativi alle medesime forniture», è una promessa di puro stile.

Ad ogni modo, la fornitura di derrate alimentari che interessa l’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp), era stata inserita già nel piano gare della Stazione unica appaltante regionale del 2019. Sennonchè, 2 giorni prima della scadenza dei contratti, il 29 ottobre di 2 anni fa, dall’Asp la prima proroga tecnica «per un periodo di massimo 6 mesi». Al 30 aprile dell’anno scorso, però, nessuna buona nuova e tutto immutato: dalla Suarb l’iter procedurale dell’appalto in questione «non completato». Di conseguenza, a giugno con efficacia retroattiva, a decorrere dal 1° maggio, nuova «prosecuzione contrattuale», sempre «per un massimo di mesi 6» e per «il periodo strettamente necessario all’espletamento, da parte della Suarb, della gara».

A questa deroga, per non interrompere le forniture e scongiurare «gravi disservizi al Presidio ospedaliero distrettuale di Chiaromonte», ne è seguita un’altra ancora. Come già Cronache Lucane ha evidenziato nel “viaggio” sulle proroghe, di durata maggiore dell’originario affidamento quadriennale del 2010, dell’assistenza protesica, non può essere ritenuta una valida giustificazione alle continuate deroghe il fatto che la gara pubblica gestita dalla Suarb non sia ancora terminata. Tra le evenienze per la Pubblica amministrazione categoricamente da evitare, essendo soldi pubblici, il favorire il consolidamento di una posizione di monopolio in capo a un operatore privato. Per questo, tra trasparenza e obiettivo di impedire l’interruzione dei servizi o forniture, tra le soluzioni, il ricorso alla gara ponte.

Ad ogni modo, fari di Cronache puntati sull’Asp di Potenza, dalle proroghe dell’anno scorso, riprendendo le fila dell’appalto in questione, il salto temporale all’attualità. Stante lo stato generale immutato, «in attesa dell’espletamento della gara regionale da parte della Suarb», l’Asp ha deciso di «attivare ed espletare un’autonoma nuova procedura di gara e definire i nuovi contratti che ne scaturiranno». L’applicazione delle regole rimane alternata, ma qualcosa si muove. Più che altro è un inizio, come già riportato per l’assistenza domiciliare respiratoria.

L’ultronea proroghe c’è, questa per «un ulteriore periodo massimo di 2 mesi», però ora, nel febbraio 2021 e per un’appalto scaduto nell’ottobre del 2019, l’Asp ha attivato sul Mercato elettronico delle Pubbliche amministrazioni, la gara mediante richiesta di offerta.

Ferdinando Moliterni

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