GOVERNO, AUMENTANO I LUCANI IN SQUADRA, SARÀ LO STESSO ANCHE PER I SOTTOSEGRETARI?
Con l’ingresso della Carfagna, originaria di Moliterno, c’è ancora più Basilicata. Come andrà la partita dei Sottosegretari di Draghi?
La squadra dei lucani nel Consiglio dei Ministri in qualche modo si rafforza. Se con il Conte Bis infatti erano 2 i Ministri che affondavano le loro radici in Basilicata, Speranza alla Salute e Lamorgese agli Interni, con il neo varato Governo Draghi, alla pattuglia si aggiunge la forzista Carfagna, originaria di Moliterno, in Provincia di Potenza, dove ha trascorso i primi anni della sua vita.
Carfagna, nata appunto da madre moliternese e già diverse volte ospite, non a caso, anche di queste colonne, è la plusvalenza lucana. Adesso per capire se la Basilicata rafforzerà, manterrà o diminuirà la propria presenza anche nei Sottosegretari c’è da attendere la nomina dopo il giuramento che in mattinata Draghi farà al Quirinale. Gli uscenti lucani sono 2, Salvatore Margiotta del Pd alle infrastrutture e la cinquestelle Mirella Liuzzi al Mise. La strada per la grillina sembra più impervia, anche perché non solo ci sono meno posti, ma questa volta potrebbe ambire a qualcosa di più il vice presidente dei senatori Arnaldo Lomuti, un altro lucano originario di Venosa. I cinquestelle dovrebbero uscirne un po’ dei potenziati.
Almeno 7 o 8 invece dovrebbero essere i Sottosegretari per il Pd. In questa partita potrebbe senz’altro provare a reinserirsi Salvatore Margiotta, ma un’altra new entry lucana con questa composizione di Governo potrebbe riguardare la Basilicata. Un’altra delle pattuglie forti, così come dimostra la presenza di Ministri del nuovo governo, dovrebbe essere rappresentata da Forza Italia. In quest’ottica essendo più importanti i numeri al Senato, rispetto a quelli della Camera dove la maggioranza è molto più larga, sicuramente si profila qualche Sottosegretariato per qualcuno dei senatori azzurri e tra questi, inevitabilmente, il presidente dei senatori azzurri e la Bernini, per la quale fino all’ultimo era in predicato un Ministero. Potrà accettare adesso la diminutio del Sottosegretariato?
Nel caso non dovesse entrare lei, a quel punto si aprirebbero le porte per il vice presidente dei senatori di Forza Italia, il lucano Giuseppe Moles. Moles comunque andranno le cose dovrebbe migliorare la sua posizione perché se non sarà Sottosegretario. Immaginabile che ci vada la Bernini e quindi non è difficile che si trovi promosso a presidente dei senatori. Delle due l’una, in ogni caso pare che il parlamentare di origini tolvesi si gioca un’importante chance. E a proposito di Tolve, anche la Lega avrà la sua nutrita pattuglia di Sottosegretari. Vuoi vedere che dopo l’incarico da vicepresidente della Commissione antimafia, non che responsabile del Mezzogiorno della Lega, non tocchi questa volta al commissario di Avellino, e sindaco di Tolve, il senatore Pasquale Pepe? Staremo a vedere e soprattutto a raccontare.